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Settembre_2013

economia

La volatilità del mercato arriva con l’incertezza

Keoesterich (BlackRock): Crescita economica mondiale, politica della Federal Reserve e la situazione in Medio Oriente, creano ansia negli investitori

Nel corso delle ultime settimane, abbiamo visto notevolmente crescere la volatilità del mercato arrivata al massimo da due mesi sia sull mercato azionario sia su quello obbligazionario. Anche se la maggior parte dei recenti dati economici stanno indicando miglioramenti marginali per l\'economia globale, a quanto pare gli investitori si concentrano di più sui rischi e sulle incertezze. A nostro avviso, vi sono attualmente tre principali motori di volatilità: l\'incertezza che circonda il percorso di crescita economica, l\' incertezza sulla politica della Federal Reserve e la preoccupazione per la crescente instabilità geopolitica in Medio Oriente.
Nonostante l\'aumento della volatilità, i mercati azionari sono stati in grado di generare ricavi la scorsa settimana, fermando una serie di quattro settimane serie negative. Il Dow Jones Industrial Average è salito dello 0,8% a 14.922 punti, il L’indice S&P 500 è salito dell’1,4% a 1.655 e il Nasdaq Composite è avanzato del 2,0% a 3.660 punti. Nei mercati del reddito fisso, i rendimenti del Tresaury sono cresciuti (e i prezzi sono scesi di conseguenza).

Il rendimento sul Treasury a 10 anni ha brevemente toccato il livello del 3% la scorsa settimana (per la prima volta dal luglio 2011) prima di terminare la settimana a 2,94%.

Percorsi poco chiari per l\'economia e la politica della Fed
Mentre i dati economici continuano ad essere confusi, stiamo vedendo i segni che sia gli Stati Uniti e sia l\'economia globale si stanno stabilizzando. Negli USA, i dati di produzione, in particolare, sono stati più forti. Due indici chiave – l’ISM manifatturiero e l’ISM servizi – hanno mostrato notevoli miglioramenti nel mese di agosto. Al di fuori degli Stati Uniti, i dati provenienti da quasi tutte le regioni (con l\'eccezione di alcuni mercati emergenti, in particolare l’India) mostrano che l\'economia globale continua a migliorare.
Tuttavia, un settore chiave rimane turbato: il mercato del lavoro. Il rapporto sul mercato del lavoro USA di agosto è stato deludente, con i dati che mostrano 169 mila nuovi posti di lavoro, meno dei previsti 180.000. Il ritmo di crescita del lavoro di luglio è stato rivisto al ribasso. Da inizio anno, sono stati aggiunti una media di 180.000 nuovi posti di lavoro al mese, che è in realtà un po\' meno del ritmo visto nel 2012.


La natura diversa dei dati economici si aggiunge al senso di incertezza degli investitori, ma contribuisce anche alla confusione che circonda la grande domanda nella mente di tutti: cosa la Fed potrebbe verosomilmente fare? C’è stata la speculazione diffusa sul fatto che la banca centrale inizierà presto a ridimensionare il suo programma di acquisto di asset (tapering), ma data la natura irregolare della ripresa economica, esattamente quando questo accadrà e in che misura, non resta chiaro. Aggiungendo altra incertezza, non è ancora chiaro chi sarà a capo della Fed nel 2014 dopo Ben Bernanke.

Le crescenti tensioni in Medio Oriente pesano sugli investitori
Al di fuori dell’economia e delle domande sulla Fed, ha anche contribuito alla volatilità del mercato la crescente incertezza geopolitica in Medio Oriente. A questo punto, non è chiaro come il disastro umanitario in Siria si evolverà, ma è evidente che i problemi in Siria e in Egitto sono emblematici di una questione più ampia: una crescente inquietudine in gran parte del Medio Oriente.
Dal punto di vista dei mercati finanziari, una conseguenza dei disordini è stata una significativa riduzione delle forniture di petrolio e delle esportazioni.


Questo ha avuto l\'effetto prevedibile di spingere in alto i prezzi del petrolio, che sono ormai il 25% al di sopra dei minimi di aprile. Qualora la violenza della regione crescesse, così la diffusione dell\'instabilità, i prezzi dell\'energia più elevati probabilmente ostacolerebbero la ripresa globale.

Considerare Azioni Internazionali e società energetiche
Nel breve termine, ci aspettiamo che la volatilità rimarrà elevata e che gli investitori rimarranno ansiosi. L’andamento recente dei fondi ha confermato questo punto di vista, con i flussi di fondi azionari che hanno toccato un picco nelle ultime settimane in quanto gli investitori hanno cercato rifugio.
Allora, dove gli investitori possono guardare per trovare opportunità e per proteggere i loro portafogli dalla volatilità? Un\'idea che abbiamo sostenuto da tempo è quella di cercare un adeguato livello di diversificazione internazionale. Rispetto all’azionario USA, le azioni internazionali hanno valutazioni più economiche (in parte perché alcuni rischi sono già scontati), e queste hanno visto alcuni performance migliori negli ultimi mesi. Inoltre, si suggerisce l\'adozione di posizioni di sovrappeso nel settore energetico.


Le tendenze di gradagno appaiono attraenti per questo settore del mercato, e le imprese energetiche possono potenzialmente agire come una copertura contro la volatilità dei mercati indotta dal Medio Oriente.


Russ Koesterich, Global Chief Investment Strategist di BlackRock


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