Un clic per non pensarci piu': mi informo, scelgo e acquisto
Ricerca UPA-Google sull’eCommerce in Italia con un focus sul largo consumo. Crescono le opportunità per aziende e consumatori. Risparmio di tempo, benefit di tipo economico e varietà di assortimento sono i principali driver di scelta
“E’ venuto il momento di mettersi in gioco e sperimentare nuove modalità di integrazione offline e online, al fine di valorizzare al meglio tutti gli asset della marca. Le aziende che meglio sapranno cogliere le sfide e le potenzialità dell’eCommerce oggi, saranno i vincitori di domani". Questo il commento di Carlo D\'Asaro Biondo, Presidente South East Europe, Middle East and Africa di Google, in occasione della presetazione dei risultati di un’indagine UPA e Google commissionata a GfK Eurisko per fotografare lo stato attuale dell’eCommerce in Italia, con un focus sul settore del largo consumo, e monitorare le sue potenzialità di sviluppo. Come mostrano diversi studi, l’eCommerce di prodotti e servizi mostra trend di crescita molto significativi nel nostro Paese, tanto da riguardare ormai oltre 13 milioni di persone . I risultati della ricerca UPA-Google rivelano prospettive di sviluppo altrettanto interessanti anche per il settore del largo consumo: se oggi circa 400 mila persone sono solite acquistare prodotti di largo consumo online, più di un quarto dei responsabili acquisti che utilizzano Internet è interessato a comprare beni di largo consumo sul web, pari a circa 2,7 milioni di persone. Un dato inedito emerso dalla ricerca riguarda, inoltre, l’“operatore” preferito per acquistare online prodotti di largo consumo dove troviamo, pressochè in pari quota, sia la catena di supermercati/negozi (75%), sia la grande azienda/marca (69%).

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Secondo quanto emerge dai risultati dell’indagine, la conoscenza delle piattaforme digitali per l’acquisto di beni proviene nel 60% dei casi dal passaparola di amici, parenti, colleghi; nel 49% dei casi dalla stessa navigazione sul web, infine per il 40% dei casi dai media tradizionali (TV, giornali, riviste, radio). Ciononostante la maggior parte dei responsabili acquisti non ritiene di avere sviluppato, fino a oggi, particolari competenze per navigare e acquistare su internet: il 37% si percepisce solo parzialmente esperto, il 27% si definisce “abbastanza” esperto e solo il 4% si ritiene “molto esperto”. Questo è dovuto principalmente a una carenza di informazioni come pure all’assenza di esempi concreti, come parenti e amici che hanno già avuto esperienza di acquisti online. È evidente, dunque, quale sarebbe il potenziale, se un numero maggiore di persone fosse pienamente informato della possibilità di fare acquisti online di prodotti di largo consumo.
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