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Maggio2013

economia

Italiani piu' ottimisti: +6 punti in un anno la propensione all’acquisto casa

Giordano (Immobiliare.it): Resta forte l’idea che non sia un buon momento per vendere. Nelle previsioni i prezzi delle case continueranno a scendere

In un anno così difficile per il mercato immobiliare almeno la percezione degli taliani spinge ad un leggero ottimismo: il primo trimestre del 2013 vede – secondo l’analisi di Immobiliare.it – un nuovo aumento del numero di chi pensa sia un buon momento per comprare casa. La propensione all’acquisto immobiliare torna a salire oltre la soglia psicologica del 50%, arrivando al 55%, ben sei punti percentuali in più rispetto ad un anno fa.
Questo è il primo dato che emerge dalla consueta analisi di Immobiliare.it sull’indice di fiducia dei consumatori ( www.immobiliare.it/casa/informazioni/indice-fiducia-consumatori.php ), uno strumento che monitora trimestralmente il variare della percezione degli Italiani circa l’andamento del settore; quello che è il “sentiment” del mercato viene raccontato partendo dall’analisi delle risposte di un campione di circa 12.000 utenti che si sono rivelati interessati al tema della casa (avendo nei tre mesi precedenti effettuato una ricerca o pubblicato un annuncio immobiliare).
“Da un lato torna la voglia di guardare al mercato della casa, consapevoli che questo sia tempo per trovare buone occasioni d’investimento – dichiara Carlo Giordano, Amministratore Delegato di Gruppo Immobiliare.

it – dall’altro resta costante l’idea che vendere ciò che già si possiede sia poco remunerativo, viste le difficoltà a trovare un acquirente. Sono queste due variabili i fattori che il settore deve tenere a mente nel suo tentativo di trovare una soluzione alla forte contrazione del mercato registrata nel 2012”.

I risultati dell’indagine
Cresce di tre punti rispetto all’anno precedente (72%) la percentuale degli italiani che ritengono che non sia un buon momento per vendere. Quelli convinti che ci siano, oggi, anche buone opportunità per vendere sono il 12% del totale, mentre il 10,5% degli intervistati preferirebbe attendere un altro anno per vendere. Gli attendisti dal punto di vista dell’acquisto, invece, aumentano di ben 7 punti percentuali: per il 25,2% sarebbe meglio rimandare l’investimento sul mattone di almeno dodici mesi, per assicurarsi che lo scenario sia più stabile.
Per quel che riguarda la percezione dell’andamento dei prezzi degli immobili gli italiani appaiono decisi: oltre il 60% del campione intervistato è convinto che questi caleranno ancora (era solo il 39,3% dodici mesi fa).


“Il mercato immobiliare è molto particolare – continua Giordano – ed anche gli italiani ne hanno ormai imparato le dinamiche diventando coscienti del fatto che, nel 2013, continuerà la contrazione dei prezzi”. Segnaliamo che per oltre l’8% del campione la riduzione dei prezzi degli immobili è già conclusa, e si tornerà a vedere cifre più consistenti.

Le differenze regionali
Non tutta l’Italia interpreta allo stesso modo l’evoluzione del mercato immobiliare. Rispetto alla rilevazione di aprile 2012, quasi ogni regione registra un aumento, anche significativo (come nel caso di Abruzzo, Friuli Venezia Giulia e Puglia), della propensione all’acquisto immobiliare: le uniche regioni che si scoprono più pessimiste rispetto ad un anno fa sono l’Emilia Romagna e la Basilicata.
Prima in classifica nel primo trimestre 2013 è la Regione Marche, che guadagna otto posizioni e ben 14 punti percentuali; di contro, in fondo alla classifica troviamo il Trentino Alto Adige (che pure, rispetto ad un anno fa, guadagna 4 punti percentuali) e la Basilicata (con il 50%). Alcune curiosità: la Calabria è la regione in cui è più alta (arriva al 70%) la percentuale di chi ipotizza un ulteriore calo dei prezzi del mattone, mentre i più convinti che questo sia un buon momento per vendere sono i cittadini dell’Abruzzo.





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