La poca considerazione per i tempi di risposta del sito web è un danno per le aziende
Magri (Micro Focus): Si correrono gravi rischi in termini di reputazione e, per i siti di eCommerce, anche di ricavi. Lo scenario peggiore quando si parla di applicazioni web da mobile
Ritardi, anche minimi, nei tempi di risposta del sito possono avere un impatto considerevole sulla soddisfazione del cliente e sul numero di pagine visitate, così come sui tassi di conversione e di abbandono del sito stesso. Secondo Aberdeen Group. un secondo di ritardo nella risposta del sito equivale alla perdita dell’11% in termini di page view, del 16% di customer satisfaction e 7% di conversione verso l’acquisto. Una percentuale sorprendente di aziende (il 32%), nonostante sia al corrente di questo rischio, non monitora - o non sa se il proprio sito aziendale sia monitorato – su base 24x7. Questi nuovi dati sono emersi dalla ricerca mondiale e indipendente condotta da Vanson Bourne e commissionata da Borland, società Micro Focus. ( www.microfocus.com/assets/the-difficulty-of-monitoring-a_tcm6-210465.pdf )

A conferma dell’assenza di monitoraggio delle prestazioni dei siti web, spesso di prima generazione e risalenti alla metà degli anni novanta, uno sconvolgente 26% di CIO – proveniente da 590 organizzazioni di tutto il mondo – ammette di non essere a conoscenza dei tempi di risposta del sito aziendale, in relazione ad operazioni anche molto critiche, tra cui gli acquisti e le transazioni online e la possibilità di recupero dei dati degli utenti registrati. In particolare, le società che operano nei servizi finanziari, nel retail e nei media/intrattenimento ammettono di avere scarse informazioni rispetto a transazioni da e-commerce di grandi dimensioni – rispettivamente solo il 23%, 24% e 25%.
La soddisfazione del cliente è a rischio per l’80% delle aziende
Quando si tratta di fronteggiare un problema:
• Il 72% degli intervistati ammette di non essere tempestivamente informato riguardo alle problematiche del sito
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