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02/04/2025

idee

Assicurazioni: l'AI può colmare il divario di protezione globale?

Manchester (SAS) sottolinea l'urgenza di ristabilire la fiducia nel settore assicurativo per ridurre il divario di protezione

Un sondaggio di Economist Impact e SAS, leader nel settore dei dati e dell'intelligenza artificiale (AI), rivela che la maggioranza dei dirigenti assicurativi riconosce l'importanza di colmare il divario di protezione globale, stimato in 1.800 miliardi di dollari. Questo divario rappresenta la differenza tra le perdite assicurate e quelle non assicurate nei settori vita, salute, catastrofi naturali e agricoltura.
Il 79% dei dirigenti assicurativi intervistati in 17 paesi ritiene che il settore abbia un "obbligo etico" di intervenire, mentre il 76% considera questa sfida una "significativa" opportunità commerciale, da perseguire attraverso la tecnologia.
Nel 2024, eventi catastrofici come incendi, inondazioni, tempeste e terremoti hanno causato perdite economiche globali per 368 miliardi di dollari, di cui il 60% non era assicurato. Questo problema colpisce soprattutto le comunità vulnerabili, situate in aree ad alto rischio, dove i cambiamenti climatici rendono difficile l'accesso alle assicurazioni.


Sean Kevelighan, CEO dell'Insurance Information Institute, ha dichiarato che è fondamentale passare dalla riparazione dei danni alla previsione e prevenzione, al fine di affrontare i crescenti rischi climatici e migliorare l'accessibilità assicurativa.
Nonostante la consapevolezza, i dirigenti del settore assicurativo individuano diverse barriere che ostacolano la loro capacità di agire efficacemente:

- La mancanza di comprensione dell'ambiente esterno, incluse normative e concorrenza;

- L'insufficiente conoscenza delle esigenze dei clienti;

- La scarsa capacità di innovare;

- La mancanza di fiducia nel settore.
Il 77% dei dirigenti assicurativi, come afferma Franklin Manchester, Principal Global Insurance Advisor di SAS, ritiene che la mancanza di fiducia nel settore sia un ostacolo significativo per colmare il divario di protezione.
La tecnologia, in particolare l'AI, emerge come uno strumento chiave per superare queste barriere. Le soluzioni più promettenti includono:

- Utilizzo delle tecnologie per rendere i prodotti assicurativi più accessibili (48% degli intervistati);

- Sviluppo di prodotti assicurativi innovativi come la parametrica o la micro-assicurazione (42%);

- Collaborazione con le autorità di regolamentazione tramite le organizzazioni assicurative (38%);

- Utilizzo dei dati per valutare meglio i rischi e progettare i prodotti (39%).


Sabine VanderLinden, CEO e cofondatrice di Alchemy Crew, sottolinea che il futuro appartiene a coloro che sfruttano l'innovazione per rendere le assicurazioni più accessibili ed eque, responsabilizzando le comunità e creando fiducia.


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