Ana Mazzeo (WOBI): la leadership vulnerabile porta valore alle aziende | BusinessCommunity.it
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26/03/2025

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Ana Mazzeo (WOBI): la leadership vulnerabile porta valore alle aziende

L'evoluzione del World Business Forum passa da una membership che offre opportunità per tutto l'anno

Nel mondo frenetico degli affari, la capacità di adattarsi e innovare è fondamentale. Ana Mazzeo, Managing Director di WOBI Italia, è in prima linea in questo cambiamento, e come non potrebbe essere così visto che da tanti anni gestisce il World Business Forum.  L'abbiamo incontrata per farci raccontare come anche un evento di grande successo come quello può innovarsi e come Mazzeo gestisce il proprio ruolo ed è diventata ambasciatrice di quella che viene definita come leadership vulnerabile. Quindi l'importanza del networking continuo e lasciarsi ispirare, ma anche il suo approccio personale alla leadership e al supporto dei talenti.

Il World Business Forum ha recentemente introdotto la WOBI Membership. Può spiegarci meglio questa novità e come sta cambiando l'esperienza per i partecipanti?

La WOBI Membership, lanciata a novembre 2024, rappresenta un cambiamento radicale rispetto al tradizionale biglietto per il World Business Forum. Invece di un singolo evento annuale, la membership offre 365 giorni di benefit, tra cui l'accesso on-demand a tutti i World Business Forum del mondo, una libreria di 300 storie di management in formato podcast e oltre 42 masterclass con esperti come Michael Porter e Daniel Goleman. Inoltre, i member entrano a far parte di una community globale e locale, con la possibilità di fare networking tramite un'app e partecipare a eventi esclusivi. L'obiettivo è trasformare il networking da un'attività limitata all'evento annuale a un'esperienza continuativa.

Quali sono i piani futuri per il World Business Forum e come si evolverà l'offerta per i member?

Continueremo a investire nella qualità dei contenuti e nell'ampliamento della community, offrendo sempre più opportunità di networking e di apprendimento, il primo sarà a Milano. Ma stiamo anche esplorando la possibilità di organizzare eventi Wobi Member in altre città italiane per raggiungere un pubblico più ampio. L'obiettivo è creare un ecosistema di valore per i nostri member, offrendo loro strumenti e risorse per crescere professionalmente e per affrontare le sfide del mondo del lavoro.

Passiamo alla sua vita professionale: è molto impegnata nel raccontare l'essenza della leadership vulnerabile, ma come si differenzia dagli approcci di leadership tradizionali?

La leadership vulnerabile si fonda sulla trasparenza, sull'empatia e sulla capacità di mostrare le proprie debolezze. A differenza degli approcci tradizionali, dove il leader si presenta come infallibile e distante, la leadership vulnerabile incoraggia i leader a condividere le proprie difficoltà, errori e momenti di incertezza. Questo crea un ambiente di lavoro più umano e autentico, dove i collaboratori si sentono più a loro agio nel condividere le proprie esperienze e difficoltà.

In che modo un leader può concretamente dimostrare vulnerabilità nel contesto lavorativo quotidiano?

Un leader può dimostrare vulnerabilità attraverso l'esempio personale, raccontando quando le cose non vanno bene e ammettendo i propri errori. È importante che il leader sia trasparente e non abbia paura di chiedere scusa quando sbaglia, incoraggiando anche i collaboratori a fare lo stesso. Inoltre, un leader vulnerabile si impegna attivamente nell'ascolto dei propri collaboratori, creando uno spazio sicuro dove possono esprimere le proprie preoccupazioni e difficoltà senza timore di essere giudicati.


Può raccontarci un episodio specifico in cui questo approccio ha fatto la differenza?

Ricordo in particolare una collaboratrice che stava attraversando un periodo molto difficile a causa di problemi personali. La sua performance era calata e sembrava sempre più chiusa in sé stessa. Invece di concentrarmi solo sui risultati, ho cercato di capire cosa stesse succedendo. Mi sono seduta con lei e le ho chiesto semplicemente "Come stai veramente?". Inizialmente era restia a parlare, ma poi si è aperta e mi ha raccontato le sue difficoltà. Ascoltarla senza giudizio e offrirle il mio supporto l'ha aiutata a sentirsi capita e valorizzata. Abbiamo lavorato insieme per trovare soluzioni flessibili che le permettessero di gestire meglio la sua situazione personale senza compromettere il suo lavoro. Alla fine, non solo la sua performance è migliorata, ma è diventata anche una risorsa preziosa per il team, portando una prospettiva più umana e sensibile. Questo mi ha confermato che la vera leadership è mettersi al servizio delle persone, creando un ambiente in cui si sentano libere di essere sé stesse e di esprimere il proprio potenziale.


Quali sono i benefici concreti che un'organizzazione può ottenere adottando un modello di leadership vulnerabile?

Adottare un modello di leadership vulnerabile può portare a numerosi benefici tangibili per un'azienda e a vario livello. Partiamo dal dire che produce un aumento della fiducia e della sicurezza psicologica. Infatti, creare un ambiente in cui i collaboratori si sentono sicuri nel condividere le proprie difficoltà favorisce la fiducia reciproca. La diretta conseguenza è un miglioramento delle performance e della produttività, perché si crea un ambiente di lavoro positivo e inclusivo, dove le persone si sentono a proprio agio, contribuisce a creare un team coeso e performante. Le performance poi si traducono in fatturato, cosa che non guasta mai in un'azienda! Non va dimenticato che un ambiente di questo tipo è maggiormente propenso a portare innovazione e sfruttare la creatività, perché non c'è la paura di sbagliare, si incoraggia la sperimentazione e a proporre di nuove idee. Un ambiente così permette anche di fidelizzare le persone che vi lavorano, i talenti, perché un'azienda che si preoccupa del benessere dei propri dipendenti e promuove una cultura di supporto è più attraente. Terminiamo con una migliore gestione della salute mentale. Affrontare apertamente le tematiche legate al benessere, non solo in ufficio crea una cultura aziendale più consapevole e inclusiva


Come si può superare la resistenza o lo scetticismo nei confronti della leadership vulnerabile, sia da parte dei leader che dei collaboratori?


Per superare la resistenza, è fondamentale dare l'esempio. I leader devono essere i primi a mostrare vulnerabilità, condividendo le proprie esperienze e creando un ambiente di fiducia. È importante comunicare chiaramente i benefici della leadership vulnerabile, sia in termini di benessere dei dipendenti che di risultati aziendali. Inoltre, offrire formazione e supporto ai leader e ai collaboratori può aiutare a sviluppare le competenze necessarie per gestire le dinamiche emotive e relazionali che la leadership vulnerabile implica. C'è un aspetto ulteriore: un ambiente trasparente diventa un ambiente rispettoso, dove le persone si sentono libere di essere autentiche e di esprimere la propria individualità, ma anche la propria diversità.


Il proprio purpose è un tema sempre trasversale nei Word Business Forum: qual è il suo e come lo integra nel suo ruolo di leader?

Il mio purpose è aiutare le persone a scoprire il proprio talento e a realizzarlo pienamente. Credo che ognuno di noi abbia qualcosa di unico e speciale da offrire al mondo, ma spesso non ne siamo consapevoli o abbiamo paura di esprimerlo. Nel mio ruolo di leader, cerco di creare un ambiente in cui le persone si sentano incoraggiate a sperimentare, a sbagliare e a crescere. Offro loro opportunità di formazione, di mentorship e di networking. Cerco di individuare i loro punti di forza e di assegnare loro compiti che li mettano in condizione di eccellere. Ma soprattutto, cerco di ispirarli con il mio esempio, dimostrando che è possibile conciliare successo professionale e realizzazione personale. Voglio che i miei collaboratori si sentano parte di qualcosa di più grande, di una comunità che condivide valori e obiettivi comuni. Credo che quando le persone sono motivate da un purpose autentico, sono capaci di raggiungere risultati straordinari e di fare la differenza nel mondo.


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