Rigenerazione urbana: 4.000 miliardi di opportunità per investitori in Europa
Vucekovic (Edmond de Rothschild): riqualificare aree dismesse può soddisfare il fabbisogno abitativo UE e UK
La riqualificazione di aree industriali dismesse e la riconversione di uffici sfitti potrebbero rappresentare una soluzione concreta al fabbisogno abitativo e lavorativo dell'Unione Europea e del Regno Unito nei prossimi 15 anni. Questa è la conclusione di un nuovo report realizzato da Ginkgo, membro della partnership Edmond de Rothschild Private Equity, in collaborazione con Systemiq.
Il report, intitolato "Urban Regeneration: Turning obsolescence into value for Society, Nature, Climate - and Investors", evidenzia un'opportunità di investimento stimata in 4.000 miliardi di euro. Secondo lo studio, in Europa esistono 19.000 km² di aree dismesse sottoutilizzate - un'area dieci volte più grande di Londra - e 300 km² di uffici sfitti. La riqualificazione di solo una parte di questi spazi potrebbe soddisfare il fabbisogno di 15-20 milioni di abitazioni e spazi a uso misto.
Laura Nolier, Director of Strategy & Impact di Ginkgo Advisor, sottolinea: "La rigenerazione urbana rappresenta un'opportunità significativa, e non sfruttata, per gli investitori con un orizzonte di lungo termine e una forte attenzione alle economie urbane, agli immobili e alle infrastrutture, per adempiere al loro dovere fiduciario di generare valore finanziario e soddisfare al contempo le crescenti richieste di credenziali sostenibili o addirittura 'rigenerative'".

Il report suggerisce agli investitori di considerare la rigenerazione urbana come una classe di attività dedicata, riconoscendone i diversi profili di rischio. È inoltre fondamentale rafforzare la due diligence e i meccanismi di mitigazione del rischio specifici per questi progetti. Gli investitori dovrebbero concentrarsi sulla costruzione di una pipeline di progetti ad alto potenziale, identificando luoghi strategici e partner di sviluppo affidabili.
Il contesto politico sembra favorevole a questo tipo di iniziative. Il Regno Unito ha promesso la costruzione di 1,5 milioni di case entro il 2029, stanziando 68 milioni di sterline per trasformare terreni abbandonati in nuove abitazioni. L'Unione Europea, dal canto suo, ha fissato l'obiettivo di "no net land take" entro il 2050, mirando a ridurre il consumo di terra vergine di 450 km² all'anno.
Francois-Xavier Vucekovic, Chief Investment Officer di Edmond de Rothschild Private Equity, aggiunge: "La rigenerazione urbana è stata a lungo vista come compito del settore pubblico. Ma la necessità di una rigenerazione più rapida e l'emergere di bonificatori privati e di sviluppatori stanno aprendo opportunità per gli operatori del settore privato".
La rigenerazione urbana si configura quindi come un'opportunità di investimento che coniuga la creazione di valore finanziario con un impatto positivo sulla società e sull'ambiente. Gli investitori che sapranno cogliere questa sfida potranno contribuire in modo significativo alla trasformazione delle città europee, rispondendo al contempo alle crescenti esigenze di sostenibilità e responsabilità sociale.