Vincenzo Esposito: Microsoft e l'AI, una strategia per la trasformazione digitale italiana
Investire nel cloud e nella creazione di competenze sull'intelligenza artificiale per aiutare le aziende italiane
Si parla sempre molto di trasformazione digitale, di un cambiamento culturale delle nostre imprese, di produttività e di competenze, ma sul piano pratico questo percorso viene rilanciato dalle iniziative di aziende private che investono nel fornire un'infrastruttura e un ecosistema che possa favorire la crescita e il cambiamento. Abbiamo incontrato Vincenzo Esposito, AD di Microsoft Italia, per farci raccontare cosa sta succedendo nel nostro Paese e come si sta muovendo l'azienda in questo scenario di business che è intriso di "voglia" di intelligenza artificiale (qui anche in video).
Qual è la visione di Microsoft Italia sull'intelligenza artificiale e come sta supportando le aziende italiane in questa transizione?
Microsoft Italia considera l'intelligenza artificiale un elemento di trasformazione digitale cruciale. L'azienda si impegna a convogliare la potenza di Microsoft nel Paese, investendo in infrastrutture e formazione. Un investimento significativo di oltre 4 miliardi di euro in due anni è stato stanziato per la creazione di una delle più grandi Region Cloud in Europa, con l'obiettivo di fornire servizi di alta qualità con dati localizzati in Italia. Parallelamente, l'azienda mira a formare un milione di italiani, sottolineando l'importanza dello sviluppo delle competenze nel settore.

Quali sono le principali sfide e opportunità che le aziende italiane stanno incontrando nell'adozione dell'intelligenza artificiale?
L'avvento dell'intelligenza artificiale generativa ha portato alla luce il potenziale dei dati, spingendo le aziende a rivalutare il loro valore. Molte aziende hanno riconosciuto i dati come il nuovo petrolio, ma hanno avuto difficoltà a estrarne valore a causa della loro frammentazione in silos. L'AI generativa, capace di comprendere e interagire con i dati, ha creato una maggiore consapevolezza della loro importanza e ha spinto le aziende a chiedersi come ordinarli in modo moderno per sfruttare appieno l'AI.
Uno dei vantaggi principali è che questi modelli possono elaborare anche dati non strutturati, come video e immagini. Questo ha permesso di rivelare dati che molte aziende non sapevano di avere, sottolineando la necessità di una gestione accurata degli accessi e della classificazione dei dati. Il data management è diventato quindi fondamentale per abilitare il business. Le aziende devono rendersi conto del potenziale dei loro dati e organizzarli di conseguenza per sfruttare appieno l'intelligenza artificiale.
Come si sta evolvendo il ruolo dei partner di Microsoft nell'era dell'intelligenza artificiale?
I partner di Microsoft stanno vivendo un momento di grande trasformazione, dovendo ripensare le proprie competenze e il proprio modello di business. Molti partner si stanno riorganizzando per trovare nuovi spazi nel mercato, e Microsoft li supporta in questa transizione. Tuttavia, è fondamentale che i partner si mettano in gioco per non perdere quote di mercato.
Si sta verificando una riorganizzazione nel panorama dei partner, con alcuni che emergono e altri che faticano ad adattarsi. Questo è un momento cruciale per i partner, che devono investire nelle competenze giuste e trovare un equilibrio tra la loro attività principale e le nuove opportunità offerte dall'AI.
Qual è l'impatto dell'intelligenza artificiale sulla Pubblica Amministrazione e quali sono le opportunità che ne derivano?
Nella Pubblica Amministrazione, si osserva un grande interesse verso l'intelligenza artificiale, riconoscendone il potenziale nel migliorare i processi e snellire la burocrazia. Tuttavia, ci sono anche questioni di conformità da affrontare. Una delle problematiche che l'AI sta aiutando a risolvere è la carenza di personale, con sempre meno persone che lavorano e la necessità di fornire servizi a una popolazione che sta invecchiando.
L'AI può essere utilizzata per migliorare l'efficienza dei processi amministrativi, liberando risorse umane e garantendo servizi migliori ai cittadini. Questo include anche la gestione dei bandi e la fornitura di assistenza ai cittadini, soprattutto in un contesto demografico in cui si prevede una diminuzione della forza lavoro.
Quali iniziative ha intrapreso Microsoft per promuovere l'adozione dell'intelligenza artificiale tra le aziende italiane?
Microsoft ha intrapreso diverse iniziative per promuovere l'adozione dell'AI. Tra queste, l'investimento nella Region Cloud è stato fondamentale per garantire servizi ad alta qualità e bassa latenza. Inoltre, l'iniziativa Ai.lab, un approccio che permetta di apprendere e adottare l'AI, che ha già coinvolto oltre 400 clienti e 30 partner, dimostrando come applicare la tecnologia a casi concreti.
Microsoft incoraggia le aziende italiane a sporcarsi le mani, mettendo la tecnologia al servizio dei casi d'uso, riconoscendo che c'è una curva di apprendimento da affrontare. L'obiettivo è rendere l'AI accessibile e utile per tutte le aziende, dalle grandi alle piccole imprese, accelerando la transizione digitale del Paese.

Microsoft non è solo un centro di ricerca, ma un'azienda che vuole applicare la tecnologia per ottenere benefici concreti. Questo significa aiutare le aziende a comprendere le opportunità offerte dall'AI, incoraggiarne l'adozione e farne sperimentare i benefici.
In che modo l'approccio di Microsoft all'intelligenza artificiale sta cambiando il concetto di software as a service (SaaS)?
Microsoft sta cambiando il concetto di SaaS, spingendo verso un'interazione più naturale tra uomo e macchina. L'idea è di passare da un'interazione basata su menu a tendina e funzionalità predefinite a un'interazione con un assistente virtuale (CoPilot) che cerca le informazioni e svolge azioni per l'utente.
Questo approccio consente al software di interagire con i dati in modo naturale, riducendo la necessità di seguire processi predefiniti. Il cambiamento implica un'interfaccia più intuitiva e un'esperienza utente più fluida, dove l'utente non si deve più preoccupare dei dettagli tecnici, ma può concentrarsi sul risultato finale. L'interfaccia diventa l'elemento chiave, mentre la tecnologia sottostante passa in secondo piano.