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05/02/2025

economia

Trump a Davos: il futuro di USA, Europa e banche centrali

Moëc (AXA): Trump domina Davos, Europa cerca di stare al passo, la BCE è un ponte

Donald Trump ha dominato il World Economic Forum di Davos, anche se in video-conferenza, inviando un messaggio chiaro: vuole un'economia statunitense estremamente attrattiva, con deregolamentazione, energia fossile a basso costo e tasse ridotte. Chi non produce negli Stati Uniti ma vuole vendere agli americani, dovrà affrontare dazi elevati. Lo afferma Gilles Moëc, AXA Group Chief Economist and Head of AXA IM Research. Questo potrebbe essere il "picco del trumpismo", prima che le contraddizioni del suo programma si palesino, ma per ora il dominio della scena da parte degli Stati Uniti è innegabile.
Ursula Van der Leyen ha rappresentato la risposta dell'Europa all'assertività americana. Il suo discorso a Davos ha cercato un equilibrio tra la difesa dei valori europei, come il multilateralismo, e la necessità di rinnovare le politiche europee. La presidente della Commissione Europea ha proposto di completare l'unione del mercato dei capitali, semplificare le norme e lanciare una nuova strategia energetica, ha evidenziato Moëc. I dettagli si conosceranno nelle prossime settimane. Tuttavia, la questione fiscale, con la difficoltà di creare nuovi programmi finanziati insieme, resta un ostacolo, come fa notare sempre l'economista di AXA. L'unione del mercato dei capitali e la semplificazione non costano nulla, al contrario di quanto potrebbero fare ambiziosi piani congiunti per l'energia e la difesa. Il debito pubblico europeo è alto, ma inferiore a quello statunitense, e ci sarebbero vantaggi economici evidenti da investimenti in questi settori.


Le istituzioni europee sembrano consapevoli dell'urgenza di agire, ma i governi nazionali appaiono più titubanti. Le future elezioni tedesche potrebbero portare a una svolta, mentre in Francia trovare un accordo politico è ancora difficile. Nel frattempo, secondo l'analisi di Moëc, la BCE dovrà fare da "ponte". Christine Lagarde ha parlato di una "crisi esistenziale" per l'Europa, un buon motivo, secondo Moëc, perché la Banca Centrale si concentri sui rischi di una crescita debole e porti il suo tasso di interesse in territorio accomodante, per stimolare l'economia. Per ora, la linea di base della BCE sembra essere un taglio di 25 punti base a ogni riunione.


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