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15/01/2025

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Mercati azionari 2025: un'altalena tra ottimismo e incognite

Azionario in bilico, obbligazionario in ripresa e l'incognita Trump: ecco le sfide e le opportunità per il 2025

Il 2024 si è concluso con una nota positiva per i mercati azionari, sostenuti da una crescita economica trainata dagli Stati Uniti.
Abbiamo provato a leggere i tanti outlook arrivati in redazione per cercare di dare uno sguardo complessivo al 2025, cercando di mediare tra i vari commenti e le opinioni dei commentatori e delle case a cui appartengono, ma anche tentando di tracciare delle linee guida.
Guardando al 2025, il panorama si presenta più complesso, con opportunità e rischi che si intrecciano. Le previsioni degli analisti delineano un quadro di crescita economica globale con alcune importanti differenze regionali, un calo dell'inflazione ma anche la potenziale incognita rappresentata dalle politiche di Donald Trump.

Crescita economica: luci e ombre tra le regioni


Le aspettative per una crescita economica globale sono generalmente positive, ma con alcune divergenze. Gli Stati Uniti dovrebbero continuare a crescere, anche se a un ritmo leggermente inferiore rispetto al 2024, con un mercato del lavoro solido e utili aziendali in espansione. Alessandro Tentori di AXA IM ha dichiarato che "gli Stati Uniti continueranno a crescere più velocemente del consenso e più velocemente di quello che è il limite massimo, ovvero la crescita potenziale". L'Eurozona, al contrario, dovrebbe mostrare una crescita più contenuta, intorno all'1%. La Germania rischia la recessione per il secondo anno consecutivo, mentre la BCE potrebbe continuare con i tagli dei tassi di interesse. La Cina, nonostante un rallentamento della crescita, potrebbe iniettare nuovi stimoli nell'economia. I mercati emergenti nel complesso, si prevede che navighino in acque più tranquille, con una leggera crescita, come ha affermato Abdallah Guezour di Schroders "segnali incoraggianti di crescita e alla solida solidità finanziaria di molti emittenti".


Inflazione e tassi d'interesse: un percorso in discesa

Per quanto riguarda l'inflazione, la maggior parte degli analisti prevede un'ulteriore diminuzione nel 2025, aprendo la strada a nuovi tagli dei tassi d'interesse da parte delle banche centrali, inclusa la FED. Questo scenario potrebbe favorire gli investimenti in obbligazioni e in azioni, in particolare quelle legate alle piccole e medie imprese (small cap).

Il fattore Trump: una variabile destabilizzante


L'incertezza maggiore è data dal possibile ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca. Come ha affermato Alex Tedder di Schroders "Sotto Trump, il mondo sarà chiaramente un posto diverso". Le sue politiche, caratterizzate da dazi commerciali, deregulation e stimoli fiscali, potrebbero generare un aumento della volatilità sui mercati. Stefan Hofrichter, di AllianzGI ha evidenziato che "La vera incognita è cosa accadrà dopo che Donald Trump assumerà la carica di Presidente degli Stati Uniti". Il timore è una possibile ripresa dell'inflazione e nuove tensioni geopolitiche.


Opportunità d'investimento: tra azioni, obbligazioni e infrastrutture

Nonostante le incertezze, il 2025 offre diverse opportunità d'investimento. L'azionario, soprattutto negli Stati Uniti, rimane attraente, anche se con valutazioni elevate, come ha suggerito Marc Pinto di Janus Henderson "le valutazioni interessanti, insieme al potenziale di allentamento dei tassi e alla forte crescita degli utili, potrebbero offrire nuove opportunità di rendimento agli investitori nel 2025". Le small cap potrebbero beneficiare di tassi in calo e di una solida crescita dell'economia americana, mentre anche le azioni non statunitensi, in Europa e nei mercati emergenti, potrebbero riservare sorprese positive. Le obbligazioni, grazie all'aumento dei rendimenti, offrono un punto di partenza solido. Julien Houdain di Schroders ha affermato che "le valutazioni delle obbligazioni sono migliorate e offrono un maggiore cuscinetto contro i rischi". Anche il credito potrebbe dare soddisfazioni, mentre le infrastrutture si confermano un porto sicuro, offrendo rendimenti stabili e protezione dall'inflazione.

Rischi e strategie per gli investitori

Tuttavia, i rischi non mancano. La possibile ripresa dell'inflazione, causata dalle politiche di Trump, potrebbe spingere le banche centrali a rivedere i piani di taglio dei tassi. Le tensioni geopolitiche e il rischio di una guerra commerciale rappresentano ulteriori elementi di incertezza. In questo contesto, la prudenza è d'obbligo. Gli investitori dovrebbero adottare una gestione attiva del portafoglio, diversificare gli investimenti e selezionare con cura i titoli, prestando attenzione alle aziende più solide e ai trend più promettenti.
Il 2025 si presenta come un anno di sfide e opportunità per gli investitori. L'incertezza politica e i rischi economici richiedono un approccio prudente e una strategia di investimento ben ponderata. La combinazione di una gestione attiva del portafoglio, la diversificazione degli asset e la selezione accurata dei titoli potrebbe permettere agli investitori di navigare con successo nel contesto economico attuale e di raggiungere risultati positivi.



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