Sicurezza dati: come proteggersi nell'era del ransomware

Cancian (Veeam): data resilience al centro della strategia di sicurezza

Il 90% dei dati mondiali è stato creato negli ultimi due anni, generando una complessità senza precedenti per la sicurezza informatica. La proliferazione di ambienti virtuali, multicloud e applicazioni as-a-service, unita alla crescente minaccia del ransomware, richiede strategie di protezione innovative. Veeam, azienda specializzata in data backup e recovery, propone un approccio basato sulla data resilience.

Data resilience: la strategia di Veeam per la sicurezza dei dati

Stefano Cancian, country manager Italy di Veeam, sottolinea l'importanza di innovare le strategie di protezione dei dati: «Le strategie di protezione, recupero e soprattutto ripristino dei dati negli ambienti informatici devono innovare».
Veeam pone al centro la resilienza dei dati, combinando tecnologia, processi e persone per garantire confidenzialità, autenticità e disponibilità: «Per garantire confidenzialità, autenticità e disponibilità del dato, proponiamo un concetto di data resilience che unisce tecnologia, processi e persone partendo dalla data backup, una copia immutabile e sempre disponibile per il recupero e il ripristino dei dati, a garanzia della continuità del business».

I cinque pilastri della strategia Veeam

La strategia di Veeam si basa su cinque pilastri fondamentali:

- Data backup: basato sulla regola del 3-2-1, prevede tre copie dei dati su due supporti diversi, con una copia off-site. Veeam aggiunge la regola dell'1-0, con una copia immutabile e zero errori nei test.
- Data recovery: la capacità di ripristinare rapidamente i dati è cruciale per la sopravvivenza aziendale.
- Data portability: la possibilità di migrare i dati tra ambienti diversi senza interruzioni.
- Data security: intercettare proattivamente le minacce basandosi sul principio zero-trust.
- Data intelligence: semplificare i processi di gestione dei dati.

L'evoluzione del portafoglio Veeam

Alessio Di Benedetto, regional technical sales director, South Europe di Veeam, illustra l'evoluzione del portafoglio dell'azienda: «Il nostro portafoglio si è ampliato nel tempo sui concetti di data portability e data freedom che contraddistinguono la piattaforma Veeam, installabile on premise, on cloud o a servizio come novità degli ultimi anni. On top, uno strato di artificial intelligence aiuta a semplificare le operazioni per contrastare gli attacchi».

La Veeam Data Platform, recentemente aggiornata alla versione 12.3, offre supporto nativo per ambienti cloud come AWS, Amazon e Azure, integrazione con Microsoft Entra ID Protection e strumenti di cyber resilienza potenziati dall'AI. Veeam ha anche rilasciato aggiornamenti per le soluzioni integrate con Salesforce e una nuova soluzione per gli ambienti Containers. «Da sempre la strategia di Veeam è improntata sull'integrarsi nativamente con le piattaforme che protegge», sottolinea Di Benedetto.

Veeam Cyber Secure: protezione end-to-end dal ransomware

Veeam Cyber Secure rafforza la resilienza informatica con strumenti innovativi come il recon scanner, che identifica le tattiche degli attaccanti prima che un attacco si verifichi. L'acquisizione di Coveware, specializzata nella risposta agli incidenti di cyber-estorsione, completa la protezione end-to-end dal ransomware. «La capacità di riconoscere un malware e di innescare strategie di protezione adeguate assicura una rapida ripartenza a seguito di un attacco e Veeam riesce a farlo dall'inizio alla fine di tutto il ciclo del software perché è in grado di fare una malware detection durante la fase di backup e in fase di restore, oggi anche grazie al supporto Coveware», afferma Di Benedetto.

La prossima major release: Veeam Data Platform versione 13

Danilo Chiavari, presales manager, Italy di Veeam, anticipa la prossima major release della piattaforma, la versione 13, prevista per metà 2025: «Abbiamo lanciato una nuova disponibilità della piattaforma software che storicamente era sempre stata legata al mondo Windows anche su infrastrutture Linux». Questa scelta rappresenta un'apertura verso le esigenze dei clienti e un'ulteriore innovazione nell'offerta tradizionale di Veeam, con un focus sul modello as-a-service e sulla portabilità dei dati.