Mercato immobiliare in ripresa: +1,2% nel Q2, prezzi in crescita nelle grandi città
Speretta (Gabetti): l'investimento immobiliare resta un porto sicuro per gli italiani
Il mercato immobiliare italiano mostra segnali di ripresa nel primo semestre 2024, con un miglioramento significativo delle compravendite residenziali nel secondo trimestre. Marco Speretta, Direttore Generale del Gruppo Gabetti, analizza il momento positivo: "È bastato che i tassi ufficiali tornassero a scendere e, soprattutto, che i media ne dessero notizia, per ridare fiducia a un intero comparto. Un calo che sta certamente favorendo sia gli investitori, che vedono tornare in equilibrio molti dei business plan rimasti incagliati dall'aumento dei tassi dello scorso anno, sia le famiglie".
Il clima di fiducia registra un incremento dell'8% rispetto a ottobre 2023, con una crescita sia dell'indice economico (+1%) sia di quello personale (+3%). Il PIL ha segnato un aumento dello 0,3% nel Q1 e dello 0,2% nel Q2, mentre il tasso di occupazione ha raggiunto il 62,1%, con un incremento di un punto percentuale rispetto all'H1 2023. L'inflazione ha mostrato un netto miglioramento, attestandosi allo 0,7% a settembre 2024, rispetto al 5,3% dell'anno precedente. Questo scenario ha permesso alla BCE di avviare un ciclo di riduzione dei tassi, passati dal 4,50% al 3,40% tra giugno e ottobre.
Sul fronte dei mutui, Antonio Ferrara, Amministratore Delegato di Monety, commenta: "La ripresa del volume di erogato era prevista. Un ciclo che, stando alla previsione secondo cui l'inflazione già nella prima parte del 2025 dovrebbe raggiungere l'obiettivo target del 2% strutturale, spingerà verosimilmente nei prossimi mesi la BCE a un taglio di ulteriori 50 punti base". Le erogazioni alle famiglie hanno raggiunto 19,7 miliardi (-5% su base annua), con una significativa crescita delle surroghe (+50%). I prezzi delle abitazioni nelle principali città mostrano un trend positivo (+1,1% rispetto al secondo semestre 2023).
Napoli guida la crescita (+2,2%), seguita da Bari (+1,9%) e Firenze (+1,7%). Particolarmente interessante il caso di Padova, che registra un'aspettativa di prezzo del +7%, la più alta tra le città monitorate. Le compravendite mostrano un quadro variegato: Genova (-1,1%), Roma (-1,5%), Bologna (-2,2%), Palermo (-2,4%), Napoli (-2,5%), Torino (-5,9%), Firenze (-7,0%) e Milano (-10,1%). Nonostante questi dati, Speretta aggiunge: "Il miglioramento nel trend delle compravendite, così come la crescita delle quotazioni, dimostra che l'investimento immobiliare rimane per gli italiani una certezza".
I tempi medi di vendita nelle otto grandi città si sono ridotti a 4,1 mesi, mentre gli sconti tra prezzo richiesto e prezzo di chiusura si mantengono stabili intorno al 10,5%. Il rapporto LTV (Loan to Value) è cresciuto dal 76,7% al 77,1%, indicando una maggiore propensione delle banche a concedere finanziamenti.