Bernadette Bevacqua (Gruppo Sperlari): la missione di valorizzare i marchi storici
Quest'anno l'impegno è andato su Paluani, ma è importante restare legati al territorio
Quando il Gruppo Sperlari ha rilevato il marchio Paluani l'azienda ha fatto una promessa: rivitalizzare il brand puntando sul territorio, senza forzare l'integrazione. Ne avevamo parlato con Bernadette Bevacqua, AD del Gruppo Sperlari, e dopo un anno esatto abbiamo avuto il piacere di conversare, sia per capire come sta procedendo il tutto e sia per capire i prossimi passi.
Come sta cambiando l'azienda e cosa avete fatto in questo periodo.
La vera sfida che stiamo affrontando è la costruzione di un gruppo solido, soprattutto dopo l'acquisizione di Paluani nel 2022. La sfida principale è di tipo culturale, perché prima di tutto credo che la differenza in un'azienda la facciano le persone. Ogni investimento, ogni idea deve venire da un gruppo di persone che lavorano insieme, remando tutte nella stessa direzione.
Può parlarci della strategia di crescita del gruppo?
La nostra strategia si basa su alcuni elementi chiave: acquisire marchi storici, importanti e locali, strettamente legati al territorio. Paluani, per esempio, è un marchio fondamentale per Verona, così come Sperlari lo è per Cremona. Vogliamo essere un gruppo di eccellenze, ma dobbiamo avere un focus preciso perché non possiamo eccellere in tutto. Per questo motivo, scegliamo con cura dove investire, dove innovare e quali priorità organizzative adottare.
Quali sono le peculiarità del vostro business?
Una delle nostre priorità strategiche è la gestione della stagionalità, un aspetto particolare del nostro mercato e molto complesso. In poche settimane, durante le festività natalizie, si realizzano 400 milioni di euro di vendite nei supermercati. Questo significa che il ritmo di produzione, vendita e distribuzione è frenetico e se qualcosa sfugge, tutto il sistema salta. Fortunatamente, il gruppo Sperlari aveva già esperienza nella gestione della stagionalità, anche se su scala minore. Il nostro obiettivo strategico è mantenere l'eccellenza in tutto, dalla qualità del prodotto al servizio che offriamo. Ci differenziamo da molte altre aziende perché offriamo un servizio completo al punto vendita, curando ogni dettaglio. Per noi è fondamentale la cura del cliente e la costruzione di un rapporto di fiducia.
L'acquisizione di Paluani ha portato a una fusione di culture aziendali diverse. Come avete gestito questa fase?
L'integrazione di Paluani è stata un'esperienza stimolante. Abbiamo lavorato per ascoltarci, capirci e rispettare le peculiarità di entrambe le aziende. L'obiettivo è quello di unirci sempre di più, creando una strategia comune. Per me è stato fondamentale adottare un approccio umile e collaborativo, coinvolgendo tutti nel processo decisionale. Ho cercato di trasmettere un messaggio chiaro: "Dobbiamo pensare insieme e trovare soluzioni, non limitarci a segnalare i problemi."
La sua esperienza precedente l'ha aiutata in questa fase di matching culturale?
Sicuramente la mia esperienza manageriale ventennale ha contribuito a formarmi come leader. In particolare, l'approccio al consumatore che ho maturato nel settore del largo consumo si è rivelato prezioso. Ho sempre cercato di ragionare come un consumatore, ponendomi nei suoi panni per capire i suoi bisogni. Questa predisposizione all'ascolto attivo mi ha aiutata ad analizzare le diverse situazioni e a comprendere i comportamenti delle persone.
Quali sono i prossimi obiettivi del gruppo Sperlari?
Il nostro focus principale è il Natale, un periodo fondamentale per il nostro business. Ma guardiamo anche al futuro a lungo termine. Vogliamo esaltare il valore dei nostri marchi storici, rendendoli ancora più iconici e contemporanei. Il 2025 sarà l'anno del rilancio di Sperlari, con l'obiettivo di aprire le porte della nostra azienda alla comunità. Vogliamo sfruttare la nostra esperienza, la nostra eccellenza e la nostra passione per creare un futuro ancora più brillante per il gruppo Sperlari.