Allarme rosso per l'economia italiana: Il Sentiment Index CFA di agosto crolla a -48
Gli investitori professionali italiani certificati CFA sono sempre più pessimisti sull'economia del Paese
Le aspettative degli investitori professionali italiani certificati CFA sull'economia italiana continuano a peggiorare. Il "Sentiment Index", che misura il loro ottimismo o pessimismo, è sceso a -48 punti, in calo rispetto all'ultima rilevazione. Il sondaggio è stato svolto da CFA Society Italy, in collaborazione con Il Sole 24 Ore Radiocor, tra i suoi soci nel periodo 19 - 31 agosto 2024.
Si nota un aumento della percentuale di partecipanti che percepiscono positivamente la situazione economica attuale in Italia, salita al 12%. Circa il 24% degli intervistati vede la situazione economica del Paese in modo negativo. Gli Stati Uniti mostrano un quadro macroeconomico complessivamente positivo.
Guardando ai prossimi sei mesi, solo l'8% degli intervistati prevede un miglioramento delle condizioni economiche (in calo di 12 punti rispetto al mese scorso), mentre il 36% prevede che la situazione rimarrà stabile (in calo di 4 punti). Ben il 56% si aspetta un peggioramento (in aumento di 16 punti rispetto al mese precedente). Di conseguenza, l'indice complessivo, che riflette la differenza tra ottimisti e pessimisti, è sceso a -48, rappresentando il "CFA Society Italy - Radiocor Sentiment Index" di settembre 2024, un calo di 28 punti rispetto ad agosto.
Peggiorano di pari passo anche le aspettative sul prossimo semestre per l'Eurozona e per gli USA. L'inflazione è vista proseguire in calo nei prossimi sei mesi e si mantiene ampio il consenso sulla discesa dei tassi a breve termine; allo stesso tempo si amplia l'aspettativa per una discesa dei tassi anche a lungo termine. È negativa, nel complesso, l'attesa sui principali indici azionari, sebbene in miglioramento rispetto alle precedenti rilevazioni. Per quanto riguarda le valute, ci si aspetta che lo yen continui a rafforzarsi rispetto all'euro, mentre gli operatori prevedono un deprezzamento del dollaro. Infine, sul petrolio, ci si attende una discesa dei prezzi, in particolare per l'incertezza della domanda cinese e la riduzione dei limiti produttivi dell'OPEC+.