L'AI nella cybersecurity: tra cautela e potenziale, le aziende si muovono lentamente
Sondaggio Check Point: il 61% delle aziende pianifica o sviluppa l'AI per la sicurezza informatica
Un recente sondaggio condotto da Check Point e Cybersecurity Insiders ha rivelato lo stato attuale dell'implementazione dell'AI nella sicurezza informatica aziendale, evidenziando un approccio cauto e graduale. Il settore sembra muoversi con lentezza e prudenza, valutando attentamente benefici e rischi associati agli strumenti di AI e machine learning.Il 61% degli intervistati ha descritto l'adozione dell'AI e del ML nella propria organizzazione come in fase di "pianificazione" o "sviluppo", mentre solo il 24% l'ha classificata come "in fase di maturazione" o "avanzata". Un significativo 15% ha dichiarato di non aver mai implementato queste tecnologie nelle attività di sicurezza informatica.Tra le funzioni di sicurezza potenziate dall'AI, il rilevamento del malware è in testa con il 35%, seguito dall'analisi del comportamento degli utenti e dalla sicurezza della supply chain. Sorprendentemente, poche aziende utilizzano l'AI per la gestione della posizione di sicurezza o per la ricerca di AI antagonista.
La lenta adozione è in parte attribuibile al panorama normativo in rapida evoluzione. Le aziende sono caute nel correre rischi di conformità, e tenere il passo con i cambiamenti normativi richiede risorse significative.Nonostante l'adozione graduale, l'AI è considerata una priorità importante per il futuro dal 91% degli intervistati. Il 48% identifica l'automazione delle attività ripetitive e il miglioramento del rilevamento di anomalie e malware come le aree con il maggior potenziale.I maggiori vantaggi percepiti dell'integrazione dell'AI nelle operazioni di sicurezza informatica includono la valutazione delle vulnerabilità e il rilevamento delle minacce. Sorprendentemente, l'efficienza dei costi è stata la risposta meno gettonata, con solo il 21%.L'impatto dell'AI sulla forza lavoro della sicurezza informatica rimane una questione aperta. Il 49% ha notato nuove competenze richieste, il 35% una ridefinizione dei ruoli, mentre il 33% ha riportato una riduzione della forza lavoro e il 29% un aumento.La domanda sull'utilizzo dell'AI generativa senza controlli interni ha rivelato una divisione significativa: il 44% in disaccordo e il 37% d'accordo, indicando una mancanza di consenso o consapevolezza sull'importanza dei controlli interni e delle politiche di governance.
Check Point sottolinea il ruolo cruciale dell'AI nel migliorare le misure di sicurezza informatica, evidenziando l'importanza di un'attenta integrazione e governance. L'azienda si propone di aiutare i clienti a sfruttare al meglio questa tecnologia, sottolineando l'importanza di valutare attentamente l'integrazione dell'AI nei sistemi e processi esistenti.In conclusione, mentre l'AI promette di rivoluzionare la sicurezza informatica, le aziende stanno adottando un approccio cauto e graduale. La sfida principale rimane l'equilibrio tra l'innovazione e la conformità normativa, con un occhio attento all'impatto sulla forza lavoro e alla necessità di una governance efficace.