L'AI Generativa è il futuro? Ecco cosa ne pensano le aziende italiane
Uno studio commissionato da SAS rivela che il 94% delle aziende italiane ha in programma di adottare l'AI Generativa entro due anni
Secondo un recente studio condotto da Coleman Parkes Research Ltd. e sponsorizzato da SAS, sei decision-maker su dieci in Italia ritengono che l'AI Generativa migliorerà significativamente l'esperienza dei clienti e sarà un importante driver di innovazione all'interno delle aziende. Il 30% delle aziende ha dichiarato di aver già iniziato a utilizzare in via sperimentale la GenAI, mentre un altro 30% prevede di farlo nei prossimi 12 mesi e un altro 31% entro due anni.
Lo studio, che ha intervistato figure decisionali nel campo dell'AI Generativa e dell'analisi dei dati appartenenti a diversi settori, ha rivelato che le organizzazioni italiane sono entusiaste del potenziale dell'AI generativa nell'aumentare la produttività del business e delle persone, ma esistono ancora diversi ostacoli che rallentano l'adozione di questa tecnologia.
Secondo Bryan Harris, executive vice president e chief technology officer di Sas, "I risultati della ricerca indicano che, sebbene le aziende italiane siano entusiaste del potenziale dell'AI Generativa, esistono ancora diverse preoccupazioni legate alla privacy dei dati e alle implicazioni etiche dell'utilizzo di questa tecnologia, ma va detto che la qualità dei modelli è funzione della qualità dei dati per cui solo chi ha investito sui dati ottiene già un ritorno sull'investimento".
Solo il 6% dei decision-maker italiani intervistati non ha attualmente piani per adottare l'AI Generativa, a fronte di un 94% che ha già pianificato gli investimenti su questa tecnologia per il prossimo anno. Tuttavia, solo il 3% degli italiani coinvolti afferma di aver completamente implementato queste tecnologie nei propri processi aziendali. La ricerca ha identificato diversi ostacoli che rallentano l'adozione dell'AI Generativa in Italia, tra cui la mancanza di tool appropriati (57%), dubbi sull'uso dei dataset, sia interni che esterni (56%), complessità nel passare dalla fase concettuale a quella pratica e nel dimostrare i ritorni sugli investimenti (51%), difficoltà ad integrarsi con i sistemi preesistenti in azienda (45%) e assenza di competenze interne (40%). Inoltre, sono emerse diverse preoccupazioni principali legate all'utilizzo dell'AI Generativa: la privacy dei dati è una delle maggiori preoccupazioni (79% degli intervistati), seguita dalla security (73%) e dalle implicazioni etiche (65%) legate all'utilizzo della tecnologia. La governance e il monitoraggio effettivi dell'AI Generativa sembrano ancora frammentari: solo il 4% dei decision-maker italiani riporta una presenza ben stabilita e attiva di un framework di governance per l'AI Generativa, mentre il numero di intervistati che conferma di avere implementato sistemi di misurazione di bias e rischi associati alla privacy negli LLM (Large Language Models) è al di sotto del 10%.
Infine, il 48% non ha ancora stabilito una policy d'uso della tecnologia all'interno della propria azienda.