I trend del futuro del lavoro: AI, fiducia e microculture Aziendali
Ghilarducci (Deloitte): nuovi modelli di misurazione delle performance, fiducia tra organizzazione e professionisti, AI in ufficio e microculture aziendali
Secondo il report "Human Capital Trends" 2024 di Deloitte, condotto su oltre 14 mila intervistati in 95 Paesi, emergono nuove tendenze che ridefiniscono il futuro del lavoro. Alessandro Ghilarducci, Human Capital Leader di Deloitte Consulting, introduce il concetto di "Human Performance", ovvero il circolo virtuoso di valore umano e di business che si rafforzano a vicenda. "Sono le persone che oggi fanno davvero progredire le organizzazioni", afferma Ghilarducci. "Dare priorità alle Human Performance sarà quindi la chiave per costruire un'organizzazione in grado di prosperare oggi e domani."
All'orizzonte nuovi modelli di misurazione della performance: I confini che un tempo definivano come, dove e perché lavoriamo sono cambiati, e non possiamo più misurare la produttività e la performance come facevamo in passato. Solo il 17% degli intervistati afferma che la propria organizzazione è molto o estremamente efficace nel misurare il valore aggiunto generato dalle persone, mentre il 53% si trova all'inizio di questo percorso. In Italia, il 41% concorda sul fatto che la propria organizzazione stia migliorando su questo argomento.
L'importanza della fiducia sul lavoro: per gli italiani è fondamentale: Diverse tendenze possono mettere a rischio il rapporto di fiducia tra organizzazione e dipendenti, come l'aumento della disinformazione, l'outsourcing, le fusioni, il ridimensionamento, la trasformazione digitale e il ritorno in ufficio. In Italia, l'87% degli intervistati ha affermato che una maggiore attenzione alla fiducia e alla trasparenza tra lavoratori e organizzazione è molto (31,82%) o di fondamentale importanza (55,68%).
L'AI in ufficio: come integrare le capacità umane e quelle delle macchine: L'introduzione dell'AI in ufficio sta spingendo le organizzazioni a riflettere su come integrare le capacità umane e quelle delle macchine in modo nuovo. Il 67% dei partecipanti italiani alla survey pensa che i benefici dell'AI supereranno le criticità, e il 76% vorrebbe che la propria organizzazione li aiutasse a immaginare come utilizzare le proprie competenze distintamente umane in un futuro high tech – un processo di formazione e di reskilling che, finora, è stato intrapreso solo dal 43% delle organizzazioni. "La collaborazione tra uomo e tecnologia è una delle frontiere più interessanti del mondo del lavoro," afferma Ghilarducci.
Competenze high tech: meno timori sull'AI tra chi la usa spesso: Dalla GenZ e Millennial Survey 2024 di Deloitte emerge che conoscere meglio e utilizzare l'AI porta a minor preoccupazione e maggiore consapevolezza circa i benefici che può avere nel mondo del lavoro. Tra gli utilizzatori dell'AI, l'80% dei GenZ e l'84% dei Millennial concordano sul fatto che questa avrà un effetto migliorativo sul work-life balance, e il 79% della GenZ e l'86% dei Millennial pensa che l'AI migliorerà il modo in cui lavora.
Organizzazioni complesse e "microculture": come valorizzare le diversità interne: Tenere conto dei diversi modi in cui il lavoro viene svolto nei diversi team, funzioni e aree geografiche è sempre più importante per le organizzazioni. Il 73% dei leader ritiene che la cultura possa essere differente per singoli team o gruppi di lavoro, e queste differenze vengono considerate molto importanti da più del 70% dei lavoratori intervistati. Il 73% dei lavoratori che ha lasciato la propria organizzazione dichiara di averlo fatto per mancanza di un allineamento culturale.