Il commercio unificato sostiene gli acquisti contro l'inflazione
Roelant Prins (Adyen): la tecnologia può supportare la crescita delle aziende con un approccio più agile e sofisticato che le aiuti a comprendere le tendenze dei clienti e le mutevoli richieste
La tecnologia può fare la differenza in uno scenario macroeconomico segnato dall'inflazione.
I consumatori sono a caccia di convenienza e tendono a premiare le aziende che hanno adottato soluzioni di commercio unificato, ovvero di gestione integrata dei diversi canali di vendita e di tutti i pagamenti (in-store, eCommerce e mobile) in un'unica interfaccia.
Secondo la ricerca di Adyen, condotta dal Centre for Economic and Business Research, le aziende omnicanale a gestione unificata del business, hanno visto una crescita del fatturato superiore di 8 punti percentuali nel corso del 2022.

Se questo modello fosse adottato più diffusamente dai retailer, porterebbe al settore un volume di affari pari a 54,2 miliardi di dollari.
A livello globale, lo sviluppo di un approccio multicanale potrebbe generare ricavi pari a 1,5 trilioni di dollari.
I modelli economici utilizzati dal Cebr rivelano dunque come il commercio unificato, che prevede l'unione della gestione dei pagamenti online e offline in un unico sistema, favorisca una maggiore resilienza del commercio al dettaglio in un contesto complesso come quello attuale.
Per lo sviluppo del report, Adyen ha commissionato due diversi sondaggi che hanno coinvolto 36.000 consumatori1 in 26 Paesi e 12.000 commercianti in 24 Paesi per capire come lo scenario attuale, caratterizzato da una crescente inflazione, stia condizionando il comportamento degli acquirenti e come le aziende si stiano adattando ai cambiamenti in atto.
Gli italiani e la convenienza
In Italia, la stragrande maggioranza dei consumatori (83%) ha dichiarato di dedicare più tempo alla ricerca di offerte e prezzi convenienti a causa dell'attuale scenario economico.
Una percentuale superiore ai dati internazionali aggregati, dove questa tendenza è emersa per il 78% degli intervistati.
Inoltre, più di un terzo degli italiani (37%) afferma di aspettare momenti chiave nel corso dell'anno come il Black Friday o i saldi stagionali prima di effettuare un acquisto.
Adeguandosi alle nuove esigenze, il 48% dei commercianti italiani ritiene che l'impatto dell'inflazione sia tale da dover offrire sconti ai consumatori tutto l'anno.
In linea con i dati globali, dal sondaggio è emerso inoltre che, di fronte all'aumento del costo della vita, la personalizzazione dell'esperienza di acquisto e la fidelizzazione al marchio sono diventati elementi sempre più importanti per gli acquirenti in Italia.