L'inflazione non cala ma la BCE insiste
Istat ed Eurostat hanno pubblicato il dato preliminare di aprile sull'inflazione annuale. Se per l'eurozona si è registrata una media del 7.0%, in Italia siamo all'8,3%, per entrambi lievemente superiore al mese precedente.
Non c'è che dire, la politica della BCE che voleva raffreddare i prezzi al consumo decisamente non sta ottenendo gli effetti sperati. E siamo alla vigilia di probabili nuovi aumenti dei tassi. Con il costo del denaro ad alti livelli non solo si mandano in crisi le aziende che già devono fronteggiare un calo dei consumi e quindi della produzione, ma anche i bilanci delle famiglie che, specialmente in Italia, hanno visto impennarsi le rate di prestiti e mutui. Ovviamente, del benessere dell'economia dell'eurozona e dei suoi abitanti a Francoforte non interessa molto, visto che non sembra intenzionata a modificare la rotta. A farne le spese sono anche le banche, non solo quelle americane, come quella appena salvata dallo stato e svenduta a JP Morgan, a poche settimane della crisi della SVB. O da quella di Credit Suisse.