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21/12/2022

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Carla Masperi (SAP): le aziende hanno scoperto il digitale e oggi lo richiedono sempre di più

Il mondo del business sta cambiando radicalmente, le aziende se ne stanno accorgendo e il digitale è un driver importante



Parliamo di cambiamento, di innovazione, ma forse bisogna parlare di come è cambiato il ruolo di Carla Masperi in SAP in questo periodo.


Da gennaio ho assunto ad interim il ruolo di Amministratore Delegato, unitamente al ruolo che avevo già e per sei mesi ho avuto il doppio cappello, ma da luglio di quest'anno ho la responsabilità di guidare l'Italia come AD e diciamo la responsabilità anche del cluster che comprende anche la Grecia.

Crescita personale e nuove sfida da cogliere legate al cambiamento sotto tutti i punti di vista.


E' un'epoca di grande trasformazione, verso i clienti ma anche al nostro interno.

Come sono cambiate le esigenze dei clienti dopo la pandemia?


In questi due anni ne abbiamo viste di tutti i colori, possiamo dire che non ci siamo annoiati! Sono stati due anni molto vivaci sia per il disastro della pandemia sia per lo scenario geopolitico che si è complicato. In tutto questo, le variabili macroeconomiche, come l'inflazione col pericolo di recessione, si sono aggiunte a quelle esogene e hanno contribuito a complicare la vita delle aziende e del loro business.

In questo contesto complicato, posso dire che mai come ora sentiamo che la nostra mission è proprio quella di aiutare le aziende a funzionare anche in tempi pieni di tensione su tutti i fronti. C'è un dato che mi colpisce particolarmente: il 76% delle transazioni di business mondiali gira su sistemi SAP! Da questo deriva la consapevolezza di essere un'azienda che a livello globale ha un impatto sul business molto rilevante e che aiutare in maniera concreta le aziende e testimoniata anche dai fatti le aziende a gestire queste complessità.

Una grande responsabilità.


Certo, ma per raccontare quello che stiamo facendo partirei da un trinomio: business, persone e pianeta. Lato business è semplice: le aziende hanno bisogno di resilienza, di business continuity e di essere supportate nel cambiamento. Oggi le imprese sono più vicine al consumatore e devono continuare ad andare verso l'innovazione. La sostenibilità, invece, è un tema nuovo ma avvertito in maniera importante dalle imprese. Le aziende hanno compreso che non sono solo parte di un sistema economico, ma di un ecosistema e questo vale anche per noi.

Non siamo solo un fornitore di tecnologia, ma facciamo parte di qualcosa di più complessso, siamo un ingranaggio insieme alle altre aziende, alla politica e alle forze sociali, fino ai consumatori. Siamo tutti coinvolti in una responsabilità più grande, quella verso il nostro pianeta. SAP è una società che dimostra di avere la sostenibilità al centro della propria strategia aziendale, dei propri interessi e delle proprie priorità. Ma soprattutto, proprio perché siamo un provider di tecnologie, stiamo portando i processi di sostenibilità all'interno delle nostre piattaforme e questo aiuta le aziende clienti a misurare a loro volta la loro sostenibilità, a renderle più efficienti anche sotto questo aspetto, quindi più resilienti lato business e più sostenibili lato ecologico. Questo è un cambiamento di paradigma: l'azienda del futuro è un'azienda che dovrà fare del binomio profittabilità e sostenibilità la chiave di successo.



Una rivoluzione significativa.


Oggi i consumatori prediligono le aziende che dimostrano di essere sostenibili e attente al pianeta. Non è più un trend, è un dato di fatto e le aziende si devono adeguare.

Il tema poi si ribalta anche all'interno delle imprese, perché i dipendenti e i talenti sono sempre più attratti da aziende che dimostrano di essere sostenibili. E come se non bastasse, è un argomento che sta a cuore anche agli investitori, che puntano su aziende sostenibili. Tutto si muove intorno alla sostenibilità, non è una moda.



A livello di tecnologia, l'abilitatore del cambiamento in questi anni è stato il cloud.


Per cambiare il business delle aziende e i loro processi c'era bisogno di una tecnologia che fosse in grado di accompagnarle. In questo contesto, il cloud ha rappresentato un vero acceleratore dell'innovazione, perché consente ad aziende di essere continuamente al passo con la tecnologia e, particolare non trascurabile, ha dei ritorni di investimento molto più rapidi rispetto alle tecnologie del passato.



Ma il cloud non può bastare.


Infatti, perché vorrei sottolineare il tema delle risorse umane, la human experience. Ogni azienda ha dovuto affrontare la sfida dello smartworking e di mantenere "l'engagement" con le persone in un momento in cui, d'improvviso, le condizioni di lavoro sono cambiate.


La human experience ha aiutato a tenere i legami tra azienda e persone. Oggi il tema dell'engagement dei dipendenti è determinante per il successo delle impree, avere persone che riescono a esprimere al meglio le proprie potenzialità. Abbiamo imparato quanto sia importante conoscere il cliente, ma le aziende hanno sperimentato quanto sia importante chi lavora nell'azienda. Noi di SAP abbiamo anche compreso quanto sia rilevante il business network, la capacità di avere un marketplace di business dove le aziende si incontrano con i propri fornitori o quelli potenziali. Qui conta riuscire a trovare opportunità, ma soprattutto riuscire a dialogare per creare valore.

In tutto questo, poi, ci sono gli annunci sui vostri prodotti.


L'innovazione non si ferma. Le aziende ci stanno chiedendo di proporre soluzioni low code per accelerare i processi interni e abbiamo fatto dei passi in questa direzione. In pratica, diamo la possibilità a utenti non tecnici di sviluppare le app di business di cui hanno bisogno. Questo va incontro a un'esigenza molto importante del mercato, perché oggi la domanda di applicazioni è enormemente superiore alla disponibilità di tecnici che le possono realizzare.


Soluzioni che escono dalle divisioni IT, che comunque le governano, per aiutare le imprese a svilupparsi intorno alle esigenze di business.

Le aziende sono davvero cambiate con la pandemia?


Sì. Oggi c'è molta consapevolezza sulle opportunità che derivano dal digitale e noi stiamo aiutando tantissimo, insieme ai nostri partner, a far intraprendere un percorso di trasformazione digitale. Anche in questo c'è un cambiamento: la trasformazione è maggiormente misurabile, è più veloce da mettere in pratica e quindi le aziende sono più attente all'innovazione. I vantaggi sono maggiormente tangibili e il percorso da intraprendere è più fluido rispetto al passato e molto più efficiente. Il cloud è un grande abilitatore del cambiamento, era già presente, i fatti di questi anno hanno fatto comprendere i vantaggi ed è cresciuta la fiducia all'interno delle aziende verso la tecnologia in generale.

Le aziende hanno comunque la necessità di essere accompagnate in questa fase.


La fiducia verso certe soluzioni è importante, si è compresa l'importanza della sicurezza, ma anche di come avere partner affidabili sia un elemento di successo.


Se pensiamo alla security, i fatti incresciosi hanno fatto alzare il livello di attenzione e non si tratta più di argomenti per gli addetti ai lavori, ma per la continuità dell'azienda e del proprio business. Un passaggio significativo perché ha fatto comprendere che bisogna affidare questi compiti a chi lo fa per mestiere e lo fa per tutti. C'è una forte componente di business che riguarda l'infrastruttura IT che coniuga opportunità, sicurezza e sostenibilità. Il cloud è certamente molto più efficiente di un data center di un'azienda, perché i data center sono per definizione green. C'è una grande convergenza.

Il rapporto con i vostri partner è cambiato?


Si, il cloud ha portato diverse novità, non ultima il fatto che l'infrastruttura la gestiamo noi. Con i partner abbiamo un dialogo costante, un aggiornamento continuo in modo tale che si riescano a trasmettere ai clienti i benefici. Solo così si raggiunge il successo, con la capacità di generare valore. Ormai succede sempre più spesso che su alcuni progetti si lavori a quattro mani sui clienti, però il partner lavora in prima linea e ha tutto il nostro supporto, ma il tipo di collaborazione si è trasformato in un'alleanza.


Stiamo aiutando i partner a crescere e a rispondere alle richieste sempre più crescenti e pressanti dei clienti, perché sappiamo che è difficile fare fronte a una domanda simile. Abbiamo aperto centri di competenza in Puglia, in Calabria, in Campania proprio per essere vicini a quelle aziende e a quei partner, ma anche alle università che sfornano talenti e che possono avere grandi opportunità con SAP, una bella occasione di crescita professionale. Il tutto ovviamente fa bene a tutto il sistema economico del Paese, crea occupazione e porta innovazione.

Lato umano, cosa è cambiato in questi quasi tre anni, oltre alla posizione di responsabilità?


E' stato un periodo molto stimolante. Questo questo modo di lavorare in virtuale paradossalmente ci sprona a sprigionare anche quelle soft skill che generano e alimentano il rapporto e relazioni con le persone, siano essi colleghi, clienti o partner. Credo di aver imparato molto da questa esperienza, perché ci ha aiutato a sviluppare quella che noi chiamiamo "intelligenza emotiva", saper cercare di creare la connessione con le persone, al di là del fatto che queste interlocuzioni siano in presenza o siano virtuali.


Ho davvero imparato a comprendere le potenzialità nel valorizzare la relazione con le persone. Credo che sia una grande eredità di questo periodo storico.


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