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05/10/2022

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Andrea Redaelli (Connexia): per i brand sono necessarie competenza e consulenza

Un mercato dinamico, dove l'innovazione è il driver, saper leggere i dati e i segnali diventa fondamentale per qualsiasi marca

Gli ultimi due anni hanno visto un'accelerazione incredibile della trasformazione digitale delle marche e dei relativi investimenti a supporto. Da qui nasce la necessità di chi guida marketing e digital business di conoscere - tramite competenze specifiche, metodologie e strumenti sviluppati ad hoc - quali sono gli insight di scenario in cui si opera, i driver di scelta dei consumatori, i comportamenti in fase di avvicinamento e acquisto di un prodotto, al fine di ottimizzare il proprio spending digital.
Google, Meta e Amazon sono oggi i player che raccolgono gran parte degli investimenti media dei brand, grazie al continuo sviluppo di soluzioni e formati offerti e alla loro capacità di presidiare i momenti in cui l'utente ricerca informazioni o esprime il proprio intento d'acquisto.
La comprensione di questi due touchpoint importantissimi è il driver che ha spinto Connexia e Witailer, due società del Gruppo Retex, a sviluppare un approccio integrato alla Search Intelligence: tramite l'analisi integrata della Share of Search per le parole chiave più ricercate e più rilevanti relative ai propri prodotti è possibile identificare le opportunità per migliorare la visibilità sia organica sia sponsorizzata rispetto ai propri competitor.


Questa è stata l'occasione per intervistare Andrea Redaelli, Managing Partner Business Development e Digital Media di Connexia, non tanto per comprendere lo strumento, quanto per capire come sta andando il mercato e come assecondarlo



Partiamo da Connexia, perché l'azienda continua a crescere?


Connexia continua il proprio percorso di crescita e di differenziazione rispetto al mercato. Un percorso in costante evoluzione che, anche in ragione del momento particolare che tutti noi abbiamo dovuto vivere e affrontare, ci ha portati a focalizzarci in maniera ancora più strutturata su un supporto consulenziale dedicato ai clienti che ci scelgono, per accompagnarli e sostenerli nel raggiungimento dei loro obiettivi di comunicazione e di business



Un mercato che sta cambiando.


Stiamo cercando di comprendere sempre meglio il mercato, per essere il più vicini possibile ai brand dei nostri clienti e farci percepire come un partner completo, in grado di garantire un supporto a tutto tondo, al fianco di verticalità specifiche.

Il nostro obiettivo è operare secondo un approccio full consulting.
Questa è la principale richiesta che ci proviene dal mercato, cambiato profondamente e repentinamente negli ultimi due, tre anni.
La consulenza che sa trasformare i processi e innovare i paradigmi della comunicazione è considerata oggi fondamentale dai brand
e Connexia ha saputo evolversi in questa direzione, intercettando, al contempo, anche un'esigenza di evoluzione del proprio posizionamento.
Essere vicino ai clienti ci ha portato a evolverci, percorrendo il sentiero dell' innovazione insieme ai brand-clienti



Cambiare, evolvere e maturare fanno parte del vostro percorso.


I cambiamenti hanno sempre fatto parte del DNA di Connexia e dei suoi team di professionisti. Al contempo, in questo momento di cambiamento molti brand hanno avvertito la forte esigenza di avere un partner come noi al proprio fianco. Di fatto, la nostra voglia di crescere e le esigenze del mercato si sono incontrate e oggi siamo qui, sapendo che l'evoluzione è stata costruita con la consapevolezza di poter mettere a disposizione competenze, talento, voglia di fare e tutta quella passione che da sempre ci contraddistingue



Il ruolo dei talenti.



Sono fondamentali. Un elemento differenziante, che ci viene riconosciuto dai nostri clienti come anche dai prospect che incontriamo. E' un valore che è imprescindibile per il nostro business



Voi vi occupate di comunicare e di far incontrare i brand con le persone: un ruolo strategico.


Operiamo in un mercato che si sta trasformando, sia in termini di competenze che di scenario. Da un lato abbiamo i grandi gruppi, che cercano di ampliare sempre di più la propria offerta di prodotti e servizi (e anche per questa ragione la comunicazione deve integrarsi con la tecnologia e con l'innovazione). Dall'altro dobbiamo considerare tutta la parte di creatività e di strategia, e - non ultimo - il tema della delivery sulle piattaforme: la complessità non è poca. Il mercato ha identificato nei player in grado di accompagnare le aziende in un percorso a tutto tondo un plus significativo, perché i bisogni sono diversi e spesso stratificati, e avere competenze in ogni parte del percorso è un valore.

Ma come si coniugano dati e creatività?


E' fondamentale saper coniugare la creatività con l'analisi dei dati.


Questa parte del percorso è una vera e propria rivoluzione che credo non si arresterà mai. Siamo consapevoli dei cambiamenti delle piattaforme, ma quel che per noi conta di più è la customer experience, ed è su di essa che ci concentriamo. Non si tratta soltanto di analisi dei target o dei risultati, ma anche di livello di coinvolgimento, cercando di offrire l'esperienza migliore possibile. Fin da subito ci preoccupiamo dell'identificazione di quella che è un'esigenza o un bisogno e, di conseguenza, cerchiamo di coinvolgere e stimolare le persone con un prodotto o un servizio, mostrandone le peculiarità. Non può essere un processo forzato, deve essere naturale, un'esperienza che poi si possa trasformare in una conversione, una vendita. L'obiettivo è accogliere le persone cercando di inserirle all'interno dell'ecosistema del brand, formato sia dall'esperienza online sia da quella offline



E tradurre il tutto in informazioni.


Oggi il digitale permette di misurare tutto. Con il nostro aiuto ogni brand è in grado di "catturare informazioni", identificando degli indicatori che vanno successivamente analizzati attraverso le attività di business intelligence e rielaborati all'interno delle iniziative di comunicazione.


Dati generici e non personalizzati, per avere una visione d'insieme e tutelare, al contempo, la privacy.

Oggi Connexia fa parte del Gruppo Retex: cosa sta succedendo?


Insieme a Connexia sono entrate a far parte del Gruppo negli ultimi mesi anche altre realtà, e ciò significa che c'è molta voglia di crescere. Retex opera tradizionalmente nel settore retail, ma sta anche costruendo al proprio interno quello che potrei definire come un melting pot di competenze, per essere in grado di affiancare in maniera completa i brand nei percorsi di avvicinamento ai propri target. Fisico e digitale si intersecano, competenze e talenti diventano il driver per la crescita.



Con uno sguardo verso l'internazionalizzazione più spinta.


Questo non è un obiettivo nascosto. Se penso a Connexia, già oggi seguiamo clienti internazionali le cui attività vengono veicolate a livello worldwide. Abbiamo una presenza consolidata in Spagna, UK e Cina, quest'ultima particolarmente interessante. Crediamo di poter mettere a fattor comune molte competenze per poter aiutare le aziende del Made in Italy ad aprirsi verso mercati nuovi e interessanti.


Fare parte di un gruppo come Retex ci permette di creare delle sinergie forti, in termini di progettualità, offrendo qualcosa di concretamente differenziante rispetto al mercato



Le gare oggi come sono cambiate?


Il contesto di gara richiede la massima attenzione. In Connexia abbiamo definito dei criteri in base ai quali scegliamo a quali gare partecipare. Quando siamo coinvolti in una gara, l'impegno è massimo e l'obiettivo è vincere, ma sempre valutando con attenzione l'impegno dei nostri team, per non rischiare di disattendere le promesse. Nell'ultimo periodo registriamo una grande attenzione da parte dei nostri clienti rispetto ai budget, attenzione che si riflette, ovviamente, su di noi; è quindi importante instaurare rapporti di partnership solidi, per non correre inutili rischi. In linea generale, quando si parla di gare non esiste una risposta univoca, molto dipende dalle industry e dai mercati interessati.  


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