HR: il lavoro ibrido, prima della tecnologia, avrà bisogno di nuovi spazi, processi e mentalitÃ
Nicola Ladisa (Holding De Agostini): le persone dovranno aumentare le proprie capacità di utilizzare dispositivi che prima non usavano, l'AI e tutte le altre applicazioni o ambientazioni virtuali che dovremo affrontare a breve, come il metaverso
"Il lavoro ibrido, ormai, è diventato una tendenza perché c'è stato un grande learning nel periodo pandemico, nel quale abbiamo tutti dovuto imparare a lavorare in una situazione diversa da ciò a cui eravamo abituati: non essere più tutti in ufficio.
Questa imposizione ha cambiato tutto il paradigma del lavoro e in futuro sarà normale avere una parte dei colleghi in ufficio e una parte no.
Questo non significa che saranno a casa, ma proprio in tutto il mondo con un conseguente superamento delle limitazioni geografiche che andrà a giovamento delle aziende stesse".

Così, Nicola Ladisa, HR and Organization Director di Holding De Agostini, ha anticipato alcuni dei temi che tratterà nel corso del suo intervento al HR Directors Summit, previsto il prossimo 14 e 15 giugno 2022 durante Business Leaders, la settimana di eventi dedicata ai C-Level del futuro e organizzata da Business International - Fiera Milano.
"La vera difficoltà - continua il manager - è legata a una necessaria maturità culturale.
Se vogliamo abbracciare questa nuova modalità di lavoro non credo che ci siano barriere di tipo tecnologico.
Sicuramente le persone dovranno aumentare le proprie capacità di utilizzare dispositivi che prima non adoperavano, l'AI e tutte le altre applicazioni o ambientazioni virtuali che dovremo affrontare a breve, come il metaverso per esempio.
Il tema è che saranno proposti strumenti che dovremo saper gestire al meglio all'interno di una più efficace modalità lavorativa.
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