23/02/2022

editoriale

Editoriale

La crisi energetica è targata Bruxelles 

Altro che guerra tra Russia e Ucraina, se in Europa c'è una emergenza energetica è frutto di scelte politiche. Manca forse il Gas? No. Mancano forse petrolio e carbone? Sempre no. Ma allora perché la bolletta energetica è letteralmente esplosa e solo nella UE? Il motivo è piuttosto semplice. A Bruxelles qualcuno ha deciso di non riempire gli stoccaggi di gas in estate, decidendo che fosse meglio andare sul mercato energetico libero (una vera e propria borsa), anziché far contratti di fornitura annuali con la Russia. Un contratto annuale fissa il prezzo di acquisto di gas & power per 12 mesi, come è stato fatto da decenni. Dopo questa decisione sono state casualmente lanciate dichiarazioni di spegnimento "ufficialmente per manutenzione o problemi col personale" di molte centrali nucleari in Francia e Germania, con conseguenze dirette sui prezzi. Se chi utilizza il gas per produrre energia ha le scorte basse e riduce la produzione interna è chiaro che in borsa il prezzo della materia prima va alle stelle.

Seguici: 

E' la legge della domanda e dell'offerta. La Russia possiede sia il gas sia il petrolio, che ovviamente adesso per noi costano molto di più. La colpa dei rincari quindi è imputabile alla Commissione Europea, che pensava così di incentivare le fonti alternative e l'Agenda Green, senza però aver presente che l'UE non era affatto pronta per una simile transizione energetica. Dilettanti utopistici allo sbaraglio. E il risultato è sotto gli occhi e nelle bollette di tutti. Ma mentre la Francia ha imposto che il costo dell'energia non deve superare il 4% rispetto al 2021 (la differenza ce la mette lo stato), in Italia stiamo ancora pensando a che fare. Intanto le nostre imprese, di cui molte in concorrenza con quelle transalpine, si vedono recapitare bollette stratosferiche, con aumenti fino al 400%. Molte le produzioni che si sono fermate o che hanno pesantemente ridotto l'attività. Scaricare i costi sui prezzi significa andare fuori mercato e non farlo porta alla chiusura. A questo punto, visto che il Patto di Stabilità non è ancora rientrato in vigore e siamo per fortuna in surplus commerciale, tanto vale adottare un approccio come quello francese.

Seguici: 

Si salverebbero migliaia di imprese e famiglie. Con un ringraziamento di cuore a Bruxelles.

 



Claudio Gandolfo


BusinessCommunity.it - Supplemento a G.C. e t. - Reg. Trib. Milano n. 431 del 19/7/97
Dir. Responsabile Gigi Beltrame - Dir. Editoriale Claudio Gandolfo

Tutti i Diritti Riservati. P.I 10498360154
Politica della Privacy e cookie
Sommario di questo numero