Editoriale

Caro energia: quanto resisteranno le imprese? 

In attesa sui dati particolarmente attesi sul Pil del 2021, e dopo la conferma del buon andamento della bilancia commerciale, registriamo un aumento dell'inflazione causato principalmente dall'esplosione dei costi per la bolletta energetica. Questa voce peserà parecchio nel corso del 2022 sui conti di aziende e famiglie e vedremo a cosa porterà. Di certo il problema coinvolge tutta l'Europa e non è risolvibile in tempi brevi se non con forti e onerosi interventi governativi. Interventi che necessiterebbero uno stanziamento di gran lunga superiore a quello previsto in finanziaria. Si parla di ricominciare ad estrarre gas e altri idrocarburi, ricercare nuovi giacimenti, di costruire nuovi rigassificatori, persino di rivedere il no all'energia atomica.

La paura di un inverno al freddo, un'estate al caldo o di blackout elettrici forse smuoverà le menti di chi si è sempre opposto ad una politica di autosufficienza energetica in nome di ingenue e comode ideologie.

In ogni caso, per qualsiasi decisione che richieda infrastrutture sono necessari anni, mentre il problema di carenza di energia, e quindi di esplosione dei suoi prezzi, è adesso. Vedremo quindi cosa intende fare il governo, per esempio per le aziende che si sono viste quasi quadruplicare (qualcuno ha avuto aumenti fino a 10 volte) le bollette. Chiaro che a queste condizioni non è più possibile produrre poiché o si vende in perdita o si è fuori mercato. E scaricando i maggiori costi sui prodotti si genera inflazione. Eppure che si sarebbe andati incontro a problemi di approvvigionamento energetico era noto da molti mesi, almeno fin dall'estate. La scelta sia a livello europeo, sia di Paese, di non ricostituire le scorte stoccate e di non rinnovare gli accordi con la Russia su base annuale come stretta sulle sanzioni, è una decisione a dir poco autolesionista, in mancanza di alternative efficaci. E per ideologia adesso compriamo il gas sul libero mercato a prezzi stellari. Peccato che queste scelte scellerate (e impunite) le pagheranno aziende e famiglie. 

Claudio Gandolfo