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10/02/2021

sport

Sarà di oltre 2 miliardi di euro l'impatto del coronavirus sui principali club europei di calcio

E nella stagione 2020/21 i club della top 20 hanno generato un totale di 8,2 miliardi di euro di ricavi, in calo del -12% rispetto alla precedente, con una contrazione di 1,1 miliardi

Secondo la 24esima edizione della Football Money League, pubblicata dallo Sports Business Group di Deloitte, i top 20 club per fatturato del calcio mondiale perderanno oltre 2 miliardi di euro di ricavi entro la fine della stagione 2020/21. Quest'anno il report analizza l'andamento dei ricavi dei principali club del calcio mondiale in un contesto economico e sociale fortemente condizionato dalla pandemia di COVID-19.
Come emerso dalla Football Money League 2021, la industry del calcio sta vivendo uno dei periodi più difficili della sua storia, a causa di una molteplicità di fattori: l'assenza dei tifosi dagli stadi, il rinvio e la cancellazione delle partite, gli sconti concessi ai broadcaster e la necessità di soddisfare i partner commerciali.
La top 20 mondiale dei club per fatturato ha generato 8,2 miliardi di euro di ricavi complessivi nel 2019/20, in calo del -12% rispetto alla stagione precedente (9,3 miliardi di euro). La contrazione di 1,1 miliardi di euro è dovuta principalmente a:
a) una riduzione di 937 milioni di euro (-23%) dei proventi dei diritti televisivi, a causa del differimento di alcune entrate all'esercizio finanziario che termina nel 2021 e degli sconti concessi alle emittenti TV nella stagione 2019/20;
b) un crollo di 257 milioni di euro (-17%) dei ricavi da stadio, con le partite che sono state prima posticipate, poi annullate o rigiocate a porte chiuse;
c) solo parzialmente compensati da un aumento di 105 milioni di euro (+3%) dei ricavi commerciali, che riflette l'inizio di alcune importanti partnership.


Anche se nessuna squadra di calcio è stata immune all'impatto del COVID-19, i club della Money League hanno avuto il maggiore impatto finanziario in termini assoluti: nell'edizione di quest'anno, i primi 20 club hanno generato in media ?409 milioni di euro di fatturato per club, un calo di 55 milioni di euro rispetto al 2018/19 (464 milioni di euro per club).
Come emerge dal report di Deloitte, il rientro in sicurezza dei tifosi negli stadi è una delle massime priorità nel calcio globale, dato che le attività collegate al matchday rappresentano un elemento fondamentale del business model dei club, abilitando ulteriori fonti di ricavo. La dimensione dell'impatto finanziario globale della pandemia sull'industry del calcio, pertanto, dipenderà in gran parte dal ritorno dei tifosi allo stadio.

Performance finanziarie dei singoli club

In generale, l'impatto del COVID-19 ha reso quest'anno particolarmente difficile la comparabilità tra le performance finanziarie dei club, dato che le leghe calcistiche di tutto il mondo hanno adottato approcci diversi per rispondere all'emergenza sanitaria: alcune hanno rinviato o interrotto la stagione 2019/20, altre l'hanno completamente annullata.


Ciò detto, la composizione della Money League è rimasta sostanzialmente coerente con gli anni precedenti. I club che compongono la top ten rimangono invariati, mentre 18 società su 20 erano presenti nella Money League dello scorso anno.
FC Barcelona (1° a 715,1 milioni di euro) e Real Madrid (2° a 714,9 milioni di euro) restano al vertice della Money League di quest'anno, con un gap di soli 0,2 milioni di euro che è il minore nella storia della Money League.
Il Barcellona è il secondo club della Money League per calo delle entrate in termini assoluti, dopo un anno record (2018/19), quando diventò il primo club a superare la soglia degli 800 milioni di euro ricavi (840,8 milioni di euro).
Il calo del fatturato del Real Madrid è stato minore. Il club ha registrato un aumento dei ricavi commerciali di 28,1 milioni di euro (+8%) grazie all'estensione di partnership chiave e all'acquisizione del controllo di redditizie attività in-house.
Il Bayern Monaco (634,1 milioni di euro) campione d'Europa è salito al terzo posto nella Money League, guadagnando di nuovo il podio (l'ultima volta nel 2013/14).


Il club ha segnato la minor flessione delle entrate (-4%) nella top 10, avendo potuto imputare all'anno finanziario che termina nel 2020 tutte le proprie entrate televisive della Bundesliga.
Il Manchester United ha generato ricavi per 580,4 milioni di euro, scivolando al quarto posto, segnando la maggiore contrazione delle entrate annuale della Money League: 131,1 milioni di euro (-19%). Ciò è stato in gran parte dovuto al fatto che i Red Devils non hanno partecipato alla UEFA Champions League 2019/20. Pesano anche l'assenza di ricavi da stadio, gli sconti e i differimenti degli introiti dai diritti TV.
Il Liverpool, invece, è entrato nella top 5 per la prima volta dal 2001/02, con un fatturato di 558,6 milioni di euro. I successi sul campo degli ultimi anni continuano ad alimentare le performance finanziarie, con i benefici associati alla vittoria della Premier League distribuiti sugli anni finanziari che terminano nel 2020 e nel 2021.
Manchester City (6° - 549,2 milioni), Paris Saint-Germain (7° - 540,6 milioni), Chelsea (8° 469,7 milioni), Tottenham Hotspur (9° - 445,7) e Juventus (10° - 397,9 milioni di euro) completano la top ten.



18 dei 20 club della Money League 2021 erano presenti anche nella scorsa edizione - con Zenit (15° - 236,5 milioni di euro) ed Eintracht Frankfurt (20° - 174 milioni di euro) che sostituiscono AS Roma e West Ham United. I ricavi dello Zenit hanno beneficiato della partecipazione alla Champions League 2019/20 e del fatto che, con la stagione russa terminata nell'anno solare 2019, il fatturato non è stato impattato dalla pandemia, mentre il completamento della Bundesliga entro l'anno finanziario ha aiutato l'Eintracht Frankfurt ad entrare per la prima volta nella top 20 della Money League.
Solo due club nella top 20 di Money League, FC Zenit ed Everton (17° - 212 milioni di euro), hanno registrato un aumento dei ricavi rispetto all'anno precedente. La crescita dei ricavi marginali dell'Everton è stata trainata dai ricavi commerciali del club, più che raddoppiati a 86,7 milioni di euro. Quella dell'Everton è stata anche la più grande crescita (+104%) dei ricavi commerciali dell'intera Money League.
Il report di Deloitte evidenzia come per ripartire dopo la pandemia COVID-19 i club siano oggi costretti a ripensare e riequilibrare i loro modelli di business.


In questo senso, il focus sulle competenze digitali è sempre più strategico poiché l'interazione digitale è oggi quasi l'unico strumento su cui i club possono fare leva per coinvolgere tifosi e dipendenti.

Prospettive future

Lo Sports Business Group di Deloitte stima che i club della Money League, entro la fine della stagione 2020/21, avranno perso oltre 2 miliardi di euro in termini di mancate entrate. Questa cifra include gli importi persi rispetto al 2019/20 a causa della pandemia COVID-19, principalmente a causa di:
- entrate da matchday quasi nulle da marzo 2020 in poi, poiché sembra improbabile il rientro di un numero significativo di tifosi allo stadio durante la stagione 2020/21.
- sconti alle emittenti su campionati "big five" (Premier League, Liga, Serie A, Bundesliga, Ligue 1) e competizioni UEFA, che, secondo quanto riferito, ammontano attualmente a circa 1,2 miliardi di euro, di cui larga parte a carico dei club;
Secondo Deloitte Sports Business Group, gli eventi dell'anno scorso hanno messo a dura prova la capacità dei club di aumentare i propri ricavi, e il percorso di rilancio della industry del calcio dipenderà in larga parte dall'andamento della pandemia e dal rientro dei tifosi negli stadi.


Inoltre, l'impatto finanziario dell'emergenza COVID-19 potrebbe tenere partner commerciali e radiotelevisivi in uno stato di incertezza, costringendoli a riconsiderare il loro investimento nel mondo dello sport. Allo stesso tempo, però, la pandemia ha evidenziato l'importanza dello sport per le comunità e la società nel suo complesso, elementi chiave agli occhi di emittenti e sponsor.


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