Per le aziende italiane passare al cloud è un percorso culturale
Fabbri (Oracle):Â oltre il 70% dei dati sono memorizzati e gestiti in modo completamente differente anche all'interno della propria azienda, creando silos tra le linee di business
Abbiamo incontrato Filippo Fabbri, Systems Country Leader di Oracle, per capire cosa sta accadendo in questa fase a livello di dati e di evoluzione, nonché dei vantaggi per il sistema Paese.
I dati sono la chiave del business attuale e futuro?
Abbiamo fatto una ricerca con Forrester che ha intervistato circa 700 aziende un po' in tutto il mondo.
Abbiamo visto che l'82% dei clienti dichiara la necessità di avere una migliore fruizione dei dati e grazie a questa riesce ad ottenere una maggiore consapevolezza della quella che viene definita come la customer experience, cioè riesce a migliorare l'esperienza nei confronti del cliente.

Il cliente è sempre centrale, ma le aziende non raccolgono troppi dati?
La comprensione del cliente passa dai dati, sappiamo che oltre il 70% degli stessi sono memorizzati e gestiti in modo completamente differente anche all'interno della propria azienda e questo è un problema.
Si crea una frammentazione a silos, che non è altro che una gestione dei dati singoli e non strutturata, e dove le varie linee di business detengono i dati gelosamente, non li condividono.
Questo elemento crea non un vantaggio ma addirittura un problema perché sicuramente il dato è una fonte di ricchezza, ma se non sai sfruttarlo diventa inutile.
C'è stata un'evoluzione in questi anni?
Gli ultimi dieci anni hanno trasformato l'esperienza del dato stesso, mi spiego.
Prima partivamo da dati strutturati e quindi dal modello tabulare.
Oggi soltanto il 31% dei dati raccolti è strutturato, tutto il resto nasce destrutturato: parte da testi, video, file audio o musicali, fotografie e quant'altro, quindi questo ha determinato una complessità di gestione e di aggregazione delle informazioni.
Cercare un filo conduttore per riunire i dati l'uno all'altro è diventato sempre più difficile.
Noi come Oracle stiamo vivendo questa trasformazione da tempo, io considero l'azienda come la madre del data base relazionale, ma si è sempre evoluta.