Puntare sull'innovazione per affrontare la crisi (e uscirne)
Moberg (Franklin Equity Group): occorre guardare oltre i timori di breve termine del mercato e di concentrarsi su cinque temi a contenuto tecnologico che potrebbero rivoluzionare le pratiche commerciali tradizionali nel prossimo decennio
I mercati odiano l'incertezza.
Nel primo trimestre del 2020, i mercati globali hanno assorbito due shock: Il COVID-19 e un improvviso calo di oltre il 50% del prezzo del greggio.

È prevedibile che i mercati azionari non abbiano reagito bene a questi due eventi inattesi.
Guardando al resto del 2020, riteniamo che i mercati azionari si troveranno a fare i conti con la durata e la gravità del coronavirus e con il conseguente impatto sull'economia globale, sulle prospettive della domanda e dell'offerta di petrolio, oltre che con la reazione dei governi a questi eventi.
Gli shock improvvisi, le brusche contrazioni e gli imprevisti del mercato sono destabilizzanti e disagevoli, ma sono anche molto normali.
Nella mia carriera di investitore, si sono verificati due volte, nel 1999-2000 e nel 2007-2008.
Se la contrazione è abbastanza ampia e robusta, acquista un suo nome come, negli esempi sopra citati, "la bolla delle dot-com" e "la crisi finanziaria globale".
Quasi per definizione, ognuno di questi eventi deve essere improvviso, incerto e senza precedenti, ossia "non essersi mai verificato o manifestato prima".

Per esempio, la vittoria di Donald Trump alle presidenziali americane nel 2016 è stata, a detta di molti, una sorpresa; tuttavia, è stata ben accolta e di certo le sorprese non sono mancate nemmeno in precedenti elezioni presidenziali americane.
Il doppio shock generato dal COVID-19 e dall'improvviso e simultaneo calo del prezzo del petrolio non ha precedenti.
Una delle tante caratteristiche che rendono noi esseri umani unici nel regno animale è la nostra capacità di riunirci in reti molto più grandi di noi stessi.
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