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11/03/2020

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Il retail moderno si basa su due pilastri digitali

Thomson (Zebra Technologies): la gestione delle scorte e la possibilità di acquisire e analizzare i dati, consentono lo sviluppo di programmi innovativi per superare le aspettative dei clienti e offrire così un vantaggio competitivo

Sebbene dalle recenti notizie sullo stato attuale del comparto retail non sembri godere di ottima salute, le statistiche indicano invece una prospettiva più rosea. Con le cifre dell'eCommerce in continua crescita e una clientela sempre più coinvolta e comunicativa, il mondo retail potrebbe semplicemente attraversare una fase di transizione, anziché di crisi, durante la quale evolvere il proprio modello di business per soddisfare meglio le esigenze dei consumatori.
Lavorando con retailer in tutto il mondo, abbiamo la possibilità di studiare innumerevoli casi di rinnovamento e reinvenzione; vediamo retailer di ogni tipo e dimensione affrontare le sfide generate dalle esigenze in continua evoluzione dei consumatori e da scenari in continuo mutamento. Che si tratti di cambiare completamente l'apparato tecnologico in essere o semplicemente di apportare specifiche modifiche alla strategia o ai flussi operativi, ci sono alcune verità universali applicabili a ciascun retailer. Investendo, infatti, nei due pilastri chiave del retail moderno, i retailer possono tracciare un futuro molto redditizio e connesso.



Accuratezza nella gestione delle scorte

Online o instore: la gestione delle scorte è l'epicentro assoluto dell'attività di ogni retailer. Avere una corretta visibilità delle scorte aiuta a semplificare i processi lungo tutta la supply chain e ha un impatto tangibile sul profitto. Questo è vero sia per i negozi indipendenti sia per i retailer multimilionari che possono contare su reti di distribuzione avanzate. E non va sottovalutato il ruolo che la tecnologia può svolgere in questo ambito per garantire una maggiore efficienza.
Un approccio manuale non è più un'opzione praticabile. Per essere competitivi, i retailer devono offrire ai clienti una migliore esperienza di acquisto, un servizio affidabile e visibilità in tempo reale su stock e prezzi. Secondo i retailer intervistati per l'indagine Retail Vision Study 2018 di Zebra, le principali fonti di insoddisfazione dei clienti sono la mancanza di disponibilità del prodotto desiderato e che questo sia disponibile a prezzo inferiore in un altro negozio. Per la generazione di acquirenti di oggi, iper-connessa ed estremamente competente, questo non è accettabile.

È quindi indispensabile adottare piattaforme che trasformino i dati ottenuti in tempo reale da tutta la supply chain in indicazioni strategiche fruibili capaci di portare vantaggi sia al retailer sia al cliente.
In cima alla lista dei desiderata dei retailer che vogliono digitalizzare e gestire gli stock di front-end e back-end in tempo reale (in particolare nei settori che non trattano generi alimentari) dovrebbe trovarsi la tecnologia di identificazione a radiofrequenza (RFID). L'RFID può trasformare in modo rapido ed efficiente la visibilità delle scorte di un retailer e collegare tra loro tutti gli aspetti del retail journey. Le piattaforme RFID possono incrementare la precisione dell'inventario di oltre il 95%, mentre la problematica dell'esaurimento delle scorte può essere ridotta dell'80% grazie a tag RFID applicati ad ogni articolo e all'ottimizzazione degli approvvigionamenti. Investimenti semplici come questo consentiranno al personale di accedere rapidamente e con precisione alle informazioni da qualsiasi postazione del punto vendita, così da garantire una migliore esperienza di acquisto ai clienti.
I retailer si affidano alle tecnologie dell'Internet of Things (IoT) per semplificare e migliorare l'esperienza in negozio, ridurre i costi operativi e creare nuovi fonti di guadagno.


A tal fine, si stanno automatizzando i processi prima manuali, come l'implementazione di sensori sugli scaffali per ridurre la problematica legata alla mancata disponibilità dei prodotti, una delle principali fonti di insoddisfazione degli acquirenti.

Trasformare il business in un Business Data-Driven

La verità è che i dati, se usati correttamente ed in maniera etica, sono la chiave di volta per un'esperienza reciprocamente vantaggiosa, sia per i consumatori sia per i retailer. Infatti, la possibilità di acquisire e analizzare i dati consente lo sviluppo di programmi innovativi per superare le aspettative dei clienti e offrire così un vantaggio competitivo. La tecnologia basata sui dati consente di avere completa visibilità di ogni dettaglio delle operazioni e fornisce ai retailer insight puntuali sui clienti che consentono di aumentare i profitti e massimizzare l'efficienza. D'altro canto, i clienti ottengono un'esperienza personalizzata e altamente soddisfacente. Entrambe le parti ottengono quindi ciò che vogliono.
Lo studio di Zebra ha rivelato che i retailer stanno investendo in tecnologie IoT, dai beacon che inviano agli acquirenti coupon personalizzati ai tag di identificazione in radiofrequenza (RIFD) che tracciano l'inventario, per semplificare, vivacizzare e personalizzare l'esperienza di acquisto, generare introiti e ridurre i costi.


La mobilità è un driver per la maggior parte dei retailer intervistati i quali prevedono di investire per l'adozione di soluzioni di stampa e lettura di codici a barre in totale mobilità entro i prossimi tre anni. Per i retailer, non c'è mai stato momento migliore per adottare le piattaforme IoT e trasformare i dati ottenuti in tempo reale e improntati ad avere massima visibilità su tutta la supply chain in insights sfruttabili successivamente.

Qual è il futuro del Retail?

Una cosa è certa: essere considerato un retailer di successo nel 2020 dipenderà da quanto conosci e capisci il tuo cliente. Sarà essenziale ottenere dati relativi al cliente per capire come migliorare la sua esperienza di acquisto. Fin dal primo momento di interazione con un retailer, la customer journey deve essere consistente in ogni dettaglio. I touchpoint fisici e digitali devono funzionare perfettamente in tutti i canali, senza però che vengano meno le performance distintive di ciascuno.
Dal momento che i retailer continuano ad implementare le loro operazioni a supporto di una strategia commerciale unitaria, devono allo stesso tempo offrire una customer experience moderna e coinvolgente per l'acquirente che non vuole scendere a compromessi.


Uno studio Zebra condotto dal Gruppo IHL prevede che i budget destinati dai retailer allo sviluppo tecnologico aumenteranno nei prossimi anni. La tecnologia si sta evolvendo molto velocemente e i retailer che non riusciranno a tenere il passo resteranno inevitabilmente indietro.

Mark Thomson Director of Retail & Hospitality EMEA, di Zebra Technologies


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