Open banking: per l'81% degli operatori italiani è un'opportunità per trasformare il settore
Johansson (Tink): le aziende che non abbracciano nuovi modelli di business e non vengono incontro alle aspettative dei clienti sono quelle che rischiano di essere sostituite da competitor più innovativi
Quali sono lo stato e la percezione dell'open banking in Italia? Quali sono le sue potenzialità ? In risposta a queste domande, Tink - una delle principali piattaforme di open banking in Europa che consente a banche, fintech e startup di creare servizi digitali intelligenti per i propri utenti - ha reso noti i risultati del proprio report "Open banking 2019: nella mente dei banchieri italiani".
Si tratta di un ampio sondaggio condotto da Tink e YouGov per conoscere le opinioni delle banche europee nei confronti dell'open banking e comprendere meglio come i dirigenti finanziari stiano rispondendo a uno dei più grandi cambiamenti del settore.

Dal report si evince come l'Italia si distingua come un Paese che segue da vicino gli sviluppi dell'open banking.
In generale, il 57% delle banche italiane, infatti, ha un atteggiamento positivo nei confronti dell'open banking e ne vede una concreta opportunità per la propria attività ; dato anche superiore alla media europea che si attesta invece sul 55%.
Inoltre, quattro banchieri su cinque - l'81% - ritiene che il settore stia subendo una trasformazione significativa grazie all'open banking ed - anche in questo caso - il dato è superiore a quello della media europea che si attesta sul 64%.
I principali vantaggi
Interessante notare quali siano per i banchieri italiani i tre principali vantaggi che l'open banking può portare al comparto.
Al primo posto, la maggiore opportunità risulta "sviluppare servizi digitali migliori".
Al secondo posto, la possibilità di "ridurre i costi di acquisizione dei clienti"; mentre al terzo "vendere l'accesso ai dati che vanno oltre la PSD2".

Questo riscontro favorevole rispetto alla tematica ha probabilmente due matrici:
- da una parte il fatto che recentemente si sia aperto un dibattito importante per incoraggiare l'uso dei pagamenti digitali, in favore di un'economia cashless.
Argomento importante, dato che l'Italia è ancora uno dei mercati più dipendenti dalla liquidità in tutta Europa;
- dall'altro lato, la minaccia delle grandi aziende tech - da Microsoft ad Amazon, da Google ad Apple - che in Italia è più evidente che altrove.
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