E' uno strumento che aiuta le aziende a gestire i ritardi dei pagamenti, che sostiene le imprese finanziando loro fatturato verso la Pubblica Amministrazione
Quando si parla di pagamenti della PA si tocca un nervoo scoperto per moltissime aziende fornitrici.
I ritardi nei pagamenti sono ormai stranoti, e questo mette in difficoltà le imprese che vedono però nel factoring un alleato finanziario.
Ne abbiamo parlato con Andrea Trupia, Direttore Commerciale Factoring, Banca Sistema.
Cos'è Banca Sistema?
E' una banca nata nel 2011, quotata in Borsa, e oltre ai conti correnti ha come focus ha quello del factoring nella Pubblica Amministrazione.
Oltre a questo fa altre due cose: la cessione del quinto e il pegno.
Quindi ad oggi il nostro proposito è quello di sostenere le imprese finanziando loro fatturato verso la PA.

Situazione attuale del mercato del factoring
Il factoring in Italia è sempre cresciuto negli ultimi anni. E' un mercato importante che raffrontato con il resto d'Europa, vede il nostro Paese al terzo posto dietro Gran Bretagna e Francia.
E' un mercato sano poiché soprattutto se si confrontano le sofferenze bancarie rispetto ad altri mercati finanziari il factoring va sempre meglio.
Per quanto riguarda i dati factoring EU, i volumi totali al 2018 sono 1.7 trilioni di euro, mentre in Italia i volumi sono pari a 240 mld.
Il factoring verso la Pubblica Amministrazione: perché c'è questa problematica?
L'Italia è tristemente nota per i ritardi dei pagamenti della PA.
Questo riguarda sia il mondo non sanitario, sia quello delle forniture di beni e servizi sanitari.
L'Italia a differenza di altri Paesi, e similmente a Grecia e Spagna, è sempre stata ritardataria nei pagamenti.
Questo è un motivo per cui le aziende medio-piccole cercano di finanziare il proprio circolante, quindi di trovare soggetti specializzati come Banca Sistema, oppure altre società di factoring o altre banche, che possano finanziare i loro crediti al momento dell'emissione.
Le grandi aziende, che possono essere le multinazionali o società quotate, non hanno un problema di liquidità ma un problema di rating, di indici.
Questo perché il responsabile della branch italiana spesso si confronta con aziende sparse in tutto il mondo che difficilmente comprendono come mai in Italia i tempi di pagamento hanno una media di circa 120 giorni.
Poi dipende molto da settore a settore, da regione a regione, e anche dalla dimensione del credito?
Quindi il factoring è uno strumento che aiuta le aziende a gestire i ritardi dei pagamenti.
Qual è la vostra offerta?
Ciò che facciamo sia per i crediti commerciali, sia per quelli fiscali - un tema molto cresciuto negli ultimi tempi con l'arrivo dello "split payment" - è di ricevere la fattura e anticipare il flusso di pagamento da parte del debitore, quindi della Pubblica Amministrazione.
In alcuni casi anche di aziende private, ma il nostro focus è la PA.
Quindi il cliente, che è il fornitore della PA, cede a noi il credito, finanziamo la fattura e poi saremo i soggetti titolati per ricevere il pagamento dalla PA.
In questo modo riusciamo anche a finanziare le aziende medio-piccole, poiché il focus è più sulla fornitura che sul merito creditizio dell'azienda stessa.