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09/10/2019

leisure

La violenza delle parole

La rete amplifica le modalità e le situazioni di aggressione. Questo ha ricadute nel mondo reale a carico di cittadini, aziende, figure pubbliche, quasi sempre inermi e con effetti devastanti

Un antico detto recita: "ne uccide più la lingua della spada". E questo è un tema di grande attualità. Occorre infatti prestare la necessaria attenzione alla forza dirompente delle parole. Spesso, pochi termini ben aggiustati (o meglio, "assestati"), possono ferire molto di più di altre armi. È sempre stato così ma lo è ancor di più oggi in una società pervasa dai social, grazie ai quali d'impulso si possono condividere dichiarazioni molto offensive.
Partendo da questa semplice analisi, banale se si vuole, si articolano le interessanti riflessioni suggerite da Milena Santerini, curatrice per Guerini e Associati del testo "Il nemico innocente. L'incitamento all'odio nell'Europa contemporanea".
Il testo ripropone gli interventi di un convegno tenutosi sul tema con autorevoli voci italiane ed internazionali.
L'interesse per il volume nasce dalle considerazioni sugli effetti del cosiddetto Hate Speech, di cui leggiamo ogni giorno e sentiamo gli effetti devastanti in grado di provocare.
Il lavoro di Santerini va nella direzione più ampia, ovvero sulle ricadute nella società civile e l'onda lunga che questi fenomeni, ripeto, che amplificati e resi rilevanti dalla rete, possono avere negli equilibri nazionali ed internazionali.


Ma da questa dimensione pubblica, il testo offre interessanti spunti di riflessione anche sottoforma di aggressione, sempre attraverso il web, di nemici e vittime innocenti.
Non possiamo fare a meno ormai delle piattaforme di comunicazione. Possiamo migliorarne e limitarne forse l'utilizzo. Ma, come detto da autorevoli studiosi, occorre un grande sforzo verso un'autodisciplina della rete e dell'uso che se ne faccia.
Nemici innocenti sono sotto gli occhi di tutti, anche nella quotidiana vita dell'impresa. Ogni soggetto che accede con un device alla rete è in grado di tramutarsi in un malvagio Sniper, spinto solamente a colpire - spesso sulla base di motivazioni irrazionali - imprese, manager e comunità che esistono intorno alla sua vittima.
Ecco, occorre dotarsi di anticorpi per combattere come avviene su molti altri temi d'interesse più ampio, il vero nemico del mondo (non solo social) di oggi: l'ignoranza.

Titolo: Il nemico innocente. L'incitamento all'odio nell'Europa contemporanea
Autore: Milena Santerini (curatrice)
Editore: Guerini e Associati
Pagine: 192

@federicounnia - Consulente in comunicazione
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