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02/10/2019

marketing

Social media percepiti sempre più come canali di vendita

Jamieson (MarkMonitor): la maggior parte dei consumatori ritiene però che ci sia bisogno di più protezione online, anche perché la contraffazione è sempre in agguato

Online la convenienza è più forte della diffidenza. Più del 90% dei consumatori ha rivelato di avere timore a effettuare acquisti su social media, ciononostante, secondo la ricerca, quasi un terzo li utilizza come piattaforma di acquisto.
Il report di MarkMonitor, società del gruppo Clarivate Analytics, specializzata nella protezione del brand aziendale, ha rivelato che le maggiori preoccupazioni riguardano la sicurezza dei pagamenti (59%), la qualità dei prodotti (56%), la sicurezza dei dati personali (55%) e l'acquisto di un prodotto falso (47%).
I timori riguardo agli acquisti sui social media sembrano giustificati: il 31% dei consumatori sostiene di aver involontariamente comprato prodotti contraffatti e, tra questi, il 23% ha effettuato l'acquisto sui social.
Inoltre, il 63% dei consumatori crede che i brand, i marketplace online e le piattaforme di social media non facciano abbastanza per proteggerli dai contraffattori, dalle frodi e dai criminali informatici.
I dati emersi sono particolarmente significativi quando si analizza la decisione di acquisto sui social media.

Il fattore che influenza maggiormente la decisione di acquisto è la reputazione del brand (55%), seguita dalle valutazioni di altri utenti (48%) e dal livello di gradimento di amici e familiari (34%). Per quasi un quarto degli intervistati (23%) gioca un ruolo importante anche il suggerimento da parte di celebrità e influencer.
"Sempre più persone utilizzano i social media e li percepiscono sempre di più come un canale di acquisto", ha affermato Chrissie Jamieson, Vicepresidente Marketing di MarkMonitor. "Di conseguenza è probabile che il numero di transazioni effettuate su queste piattaforme aumenti. La ricerca evidenzia che, indipendentemente da dove decidano di fare acquisti online, i consumatori rimangono il principale bersaglio dei contraffattori e si aspettano dai brand e dalle piattaforme social una maggiore attenzione verso la sicurezza".
"Le aziende devono includere anche le piattaforme di social media nelle loro strategie di protezione del brand online per salvaguardare gli acquirenti e la propria reputazione. Molte piattaforme social si sono già attivate per difendersi dalla vendita di prodotti contraffatti e stanno costantemente migliorando le proprie strategie per rilevare e denunciare i falsi, ma i consumatori ritengono che tutte le parti interessate debbano fare di più in futuro"
La ricerca ha rivelato inoltre che i consumatori si fidano di alcuni aspetti dello shopping sui social media.


Due terzi (66%) degli acquirenti non dubita delle informazioni mostrate dai siti di shopping sui social media, mentre il 30% non ha problemi a utilizzare la propria carta di credito per effettuare un acquisto. Gli intervistati hanno dichiarato che i prodotti comprati più frequentemente sui social media sono abbigliamento, accessori elettronici e per la casa, mentre non comprerebbero mai altre categorie di beni o servizi come gioielli (27%), prenotazione delle vacanze (27%), prodotti per la salute (26%) e biglietti per eventi (24%).


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