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27/03/2019

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Richieste di brevetti: l'Italia conferma la sua crescita

Campinos (EPO): l'incremento di richieste è in atto ormai da quattro anni, a dimostrazione che l'economia italiana continua a investire in Ricerca & Sviluppo e innovazione

Uno degli indicatori dello stato di salute di un Paese è dato anche dal numero di domande di brevetti, che esprime plasticamente anche la qualità della ricerca e sviluppo presso aziende ad enti pubblici. E in questo l'Italia si difende bene, nonostante tutto, persino a livello globale.
Infatti, le domande di brevetti inoltrate a European Patent Office (EPO) nel 2018 sono cresciute dello 0,9% rispetto all'anno precedente, in base alle statistiche pubblicate oggi dal rapporto annuale di EPO. Lo scorso anno società e inventori italiani hanno inoltrato 4.399 richieste di brevetti proseguendo la tendenza alla crescita per il quarto anno consecutive dopo il calo registrato tra il 2011 e il 2014. Con una quota al 2,5% delle richieste, l'Italia si posiziona in decima posizione nella classifica dei Paesi richiedenti la protezione delle proprie invenzioni a EPO.
Il settore dei Trasporti (al quale sono ascrivibili numerose richieste di brevetto provenienti dall'ambito dell'automotive) è diventato il primo in Italia con 394 richieste e una crescita del 21% sul 2017.

Si tratta dell'incremento maggiore registrato in quel settore all'interno del Gruppo dei nove Paesi più grandi. Le società italiane, con il 4% di tutte le richieste relative ai Trasporti, si posizionano al terzo posto dopo Germania e Francia.
Nel complesso, l'European Patent Office ha ricevuto 174.317 richieste di brevetti provenienti dall'Europa nel 2018, un aumento del 4.6% rispetto al 2017. Al tasso più basso degli ultimi cinque anni, le richieste provenienti dalla Cina sono aumentate solo dell'8,8%. Gli Stati Uniti sono rimasti il primo Paese per provenienza (25% delle richieste totali) seguiti da Germania, Giappone, Francia e Cina.
"Sono molto compiaciuto di riscontrare che le richieste di brevetto provenienti dall'Italia siano aumentate per il quarto anno consecutivo, a conferma di una tendenza in crescita chiara e sostenibile dell'attivismo sui brevetti presente in Italia. Si tratta di una conseguenza dell'aumento degli investimenti in Ricerca & Sviluppo e del ruolo centrale dei brevetti nella protezione legale delle invenzioni a intero beneficio dell'economia italiana. La robusta crescita nel settore dei Trasporti, attualmente uno dei più dinamici e competitivi a livello globale, merita una menzione particolare", ha dichiarato il Presidente di EPO António Campinos.



Crescita decisa anche nel settore dell'Ingegneria chimica e dei Macchinari

Oltre alla crescita nel settore dei Trasporti, si è registrato un forte incremento anche nel comparto dell'Ingegneria chimica) (+37%), macchinari elettrici, di apparato ed energia, dove molti brevetti sono stati richiesti nelle tecnologie delle energie pulite (+21%), delle macchine tessili e cartarie (+15%). Nonostante un calo del 2,7% nei Macchinari speciali (che coprono varie tecnologie, dalle macchine agricole e alimentari alle stampanti in 3D), l'Italia continua a mantenere, a livello globale, una forte posizione all'interno di questo settore, con una quota del 4% di tutte le richieste ricevute da EPO nel 2018.

G.D, Pirelli, Chiesi Farmaceutici le prime tre società per richieste

Con 54 richieste, G.D si è rivelata la società italiana più attiva nella richiesta di brevetti a EPO, seguita da Pirelli (51) Chiesi Farmaceutici (37), Campagnolo (36) e Telecom Italia (31). L'Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) è rientrato nella top-ten italiana nel 2018. Da notare che le società tra le maggiori richiedenti brevetti come CNH Industrial NV, STMicroelectronics NV, Fiat Chrysler Automobiles non appaiono in questa classifica perchè sono domiciliate nei Paesi Bassi.



La Lombardia e Milano si confermano prima regione e città in classifica

La regione Lombardia rappresenta la tredicesima regione europea per richieste all'EPO, con una lieve diminuzione rispetto allo scorso anno dell'1,5%. La Lombardia guida la classifica delle regioni italiane con una quota del 32% di tutte le richieste, seguita da Emilia Romagna con il 17,1% (7% di crescita) e Veneto con il 13,5% (2% di crescita). Queste tre regioni contano per più del 60% di tutte le richieste italiane all'EPO. Gli incrementi maggiori sono stati registrati in Abruzzo (+146%) e Puglia (+42%), nonostante si partisse da una base inferiore. Nella classifica per città, Milano svetta con il 20.1% di tutte le richieste, anticipando di gran lunga Torino (7.1%), Bologna (6.7%), e Roma (4.6%).

Domanda elevata di protezione brevettuale in tutta Europa

La maggior parte dei Paesi europei ha aumentato il numero di richieste a EPO rispetto al 2017, ad eccezione della Francia (-2.8%) e della Finlandia (-3.8%). Oltre all'Italia, le richieste di brevetti sono aumentate nei Paesi Bassi (+1,4%), in Austria (+3.8%), Germania (+4.


7%), Spagna (+6.3%), Svezia (+7.1%), Regno Unito (+7.8%), Svizzera (7.8%), Belgio (+9.7%), Danimarca (+14.4%).

Life science e ICT al top

Nel complesso, quello della tecnologia medica rimane il settore in cui sono confluite la maggior parte delle richieste di brevetti all'EPO (in crescita del 5% nel 2018), seguite una volta ancora da Comunicazione digitale e Computer Technology. Il settore a più rapida crescita tra I primi dieci è stato quello delle scienze legate alla vita, con una crescita combinata di farmaceutico e biotecnologico del 13%.

Siemens guida la classifica delle società

Con 2.493 domande, Siemens è stata la società che ha presentato più richieste di brevetti a EPO nel 2018 (posizione di testa che aveva abbandonato dopo il 2011), invertendosi con la cinese Huawei, ora seconda in classifica. Di seguito, le coreane Samsung e LG e la United Technologies americana. Nella top ten troviamo quattro società europee, tre statunitensi, due coreane e una cinese.


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