Se si considerano questi dati, è facile comprendere perché i consumatori avranno un'influenza crescente sugli investimenti e sull'introduzione di servizi strategici.
I consumatori, infatti, sono già utenti multi-cloud esperti di servizi gratuiti come Google Drive e Dropbox e il loro interesse verso questo genere di servizio non mostra segni di rallentamento.
I dati più recenti forniti da Research Report Insights suggeriscono che i servizi di cloud storage consumer si attesteranno su un CAGR (tasso di crescita annuo medio) del 15,59% tra il 2017 e il 2022.
"Non troveremo necessariamente consumatori che sfrutteranno bucket S3 o sistemi di storage su Azure, ma le offerte incentrate sul consumatore stesso e focalizzate su SaaS continueranno a crescere a un ritmo significativo", afferma David Linthicum, Chief Cloud Strategy Officer di Deloitte Consulting, tra gli esperti consultati nel report FOMC.
Anche le stime di Gartner vanno nella medesima direzione: nel 2018 saranno investiti 73,6 miliardi di dollari per servizi SaaS, rendendoli la prima categoria di spesa complessiva in cloud pubblico al mondo.
Come testimonia il nostro report, stiamo assistendo a una "corsa agli armamenti senza precedenti" nel mondo multi-cloud, dove tutti cercano di rimanere al passo, a prescindere dal settore in cui operano.
"I principali consumatori di multi-cloud in questo momento sono il settore finanziario, con un margine enorme, il retail e la sanità : vale a dire un enorme fetta dell'economia", aggiunge Linthicum.
Secondo IDC, è proprio il settore manifatturiero discreto il principale consumatore di cloud pubblico (19,7 miliardi di dollari), seguito dai servizi professionali (18,1 miliardi) e bancari (16,7 miliardi).
Si prevede che i processi manifatturieri e le industrie al dettaglio arriveranno a spendere oltre 10 miliardi di dollari l'uno quest'anno.
Ne è un esempio il gigante del commercio al dettaglio Walmart, che ha saputo superare i propri schemi per ridefinire una strategia cloud orientata al consumatore: la partnership strategica che ha recentemente annunciato con Microsoft per un utilizzo più ampio del cloud e della tecnologia di intelligenza artificiale renderà lo shopping più veloce e accessibile.
L'influenza dei consumatori sul prezzo del cloud è un altro sviluppo interessante che dovremo considerare nei prossimi anni.
I broker di servizi cloud di terze parti possono sfruttare i modelli di business in cui si fornisce valore ai consumatori aggregando più servizi di cloud pubblico, dando così loro massima flessibilità nello spostare in modo trasparente i carichi su vari provider a partire da un unico punto di accesso.
Il risultato, per i consumatori e gli utenti finali sarà un potenziale risparmio consistente in termini di costi.
Appare evidente anche un cambiamento radicale nel modo in cui i consumatori cedono e valutano i propri dati.
I dati oggi rappresentano una commodity e la loro sicurezza e il loro valore complessivo non sono mai stati così importanti.
Questo cambiamento in atto ci orienterà verso un futuro in cui i consumatori potrebbero decidere di pagare i servizi cloud con i propri dati personali.
Opportunità crescenti
Le richieste dei consumatori e la competitività del mercato fanno del cloud un'opzione essenziale e la giusta strategia di implementazione lo renderà una scelta facile e sicura.
È importante sottolineare che il multi-cloud non è associato necessariamente a un incubo per la sicurezza.
È innegabile che implichi sfide e complessità da affrontare, ma queste sono in gran parte di natura temporanea e transitoria.
Gartner lo spiega in modo semplice in un recente post, sostenendo che i CIO "devono passare dal chiedersi se il cloud è sicuro, a domandarsi se lo stanno implementando in modo sicuro".
Fortunatamente per i business leader, le soluzioni di sicurezza avanzate esistenti consentono di migrare le applicazioni in sicurezza verso un modello cloud che funzioni meglio per una strategia o un caso d'uso specifico, evitando tutti i vincoli geografici o infrastrutturali e rivoluzionando così tutte le regole del gioco.
In conclusione, i professionisti IT desiderano servizi che forniscano, gestiscano e proteggano le applicazioni nel cloud come nel data center.
Evitare una proliferazione incontrollata nel multi-cloud e semplificare le complessità che lo riguardano saranno aspetti fondamentali per stabilire quale sia l'ambiente migliore per un determinato carico di lavoro.
Ciò significa prendere in considerazione la delivery delle applicazioni e le funzionalità di sicurezza di ciascun cloud provider, nonché le problematiche ancora esistenti relative a una mancanza di visibilità e controllo.
In questo scenario, i clienti più esigenti, che danno valore alla propria identità e alle proprie informazioni, sceglieranno le aziende alle quale affidarsi basandosi sempre più sulla loro credibilità nella gestione della sicurezza e dei dati, e sulla capacità di innovare garantendo sempre nuovi servizi.
E queste aziende dovranno necessariamente diventare esperte di multi-cloud entro i prossimi cinque anni, se vogliono continuare a garantire conformità , sicurezza, qualità e innovazione nel servizio ai clienti e rimanere competitive.
Paul Dignan, Senior Systems Engineer, F5 Networks
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