Italia vs Commissione EU: un qualche accordo verrà trovato
Tarello (Columbia Treadneedle): la BCE non ha l’autorità di andare a comprare l’emissione del debito pubblico sul mercato primario, ma ha comunque strumenti per garantire la stabilità sui mercati finanziari. Fa parte del suo mandato
Spread, tassi, BCE, FED, credito, TLTRO, Quantitative Easing, reddito fisso. Sono molte le tematiche di estrema attualità. Le abbiamo affrontate con Alessandro Tarello, Fixed Income Portfolio Manager presso Columbia Treadneedle
Quali possono essere le prossime mosse della BCE?
Nella precedente riunione della Banca Centrale quello che ha fatto è stato comprare tempo. A dicembre ci saranno un po’ di cose sul tavolo. La BCE si riserva di vedere quelli che saranno i dati economici europei.

In questo momento, guardando ai valori sul mercato dei future, una probabilità di un aumento sul tasso di interesse sui depositi da un -40 ad un -30 punti base è più o meno incorporato al 30% per giugno 2019.
Ci sarà poi presumibilmente una fine del Quantitative Easing e, eventualmente – anche se per adesso la Banca Centrale lo ha quasi escluso – una nuova edizione del TLTRO, con cui concedere di fatto nuova liquidità alle società.
Parliamo di spread: cosa potrà accadere nel breve-medio termine?
In questo momento abbiamo assistito ad un allargamento dello spread sulla base del conflitto tra il governo italiano e la Commissione UE sul deficit.
Uno scenario in cui i due contendenti vadano completamente ad uno scontro e, come qualcuno suggerisce, le autorità lasciassero il debito pubblico italiano al suo destino, vedrebbe lo spread esplodere. Non dobbiamo andare indietro di troppi anni per vedere lo spread italiano a 500-600 BP.
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