M&A per 1700 miliardi di dollari nel primo semestre 2018. Anche l'Italia ha avuto il suo megadeal
Nel mondo 22 operazioni hanno superato la soglia dei 10 miliardi di dollari, tra cui l'acquisto da parte di Walmart del colosso indiano Flipkart. Tutto ciò non è privo di conseguenze e richiede un approccio rigoroso e trasparente
Walmart e Amazon. Messi uno di fronte all'altro, questi due "pesi massimi" dell'economia globale potrebbero essere visti come i contendenti di un match che, anziché sotto le luci del Madison Square Garden, si svolge all'ombra del toro di Wall Street, e al posto dei guantoni si misura attraverso proposte di nuove sinergie e acquisizioni. Oggi più che mai, infatti, sembrano essere questi i cardini della scena economica mondiale. Lo rileva il report "Synergies take center stage" di The Boston Consulting Group (BCG), che monitorando i dati relativi al primo semestre del 2018 certifica come l'attività di M&A sia in crescita rispetto alla media del periodo 2009-2017 e poco distante dall'anno record 2015.

Si parla, in cifre assolute, di 1.700 miliardi di dollari di valore con oltre 16mila scambi totali, di cui 22 "megadeal", ovvero affari che superano la soglia dei 10 miliardi di dollari. Tra questi, appunto, c'è l'acquisizione da parte di Walmart del colosso indiano del commercio elettronico Flipkart. Un'acquisizione da 16 miliardi di dollari, ottenuta proprio battendo l'offerta di Amazon. Si tratta di un'operazione significativa sia per il nome delle realtà coinvolte, sia perché esemplifica in maniera precisa le tendenze di un momento storico nel quale le acquisizioni e le sinergie si stanno affermando come la strada maestra per rimanere competitivi sul mercato anche uscendo da quelle che sono le proprie tradizionali capacità e i propri mercati di riferimento. Attraverso Flipkart, Walmart punta infatti a potenziare la sue capacità di e-commerce e a raggiungere una maggiore presenza in un mercato emergente e potenzialmente ricco come quello indiano.
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