Perché le banche italiane devono consolidarsi
Razzoli (Equita SIM): redditività , costo delle implementazioni delle nuove regolamentazioni, la sfida con le Fintech, sono alcuni dei fattori che dovrebbero spingere in questa direzione
L'industria bancaria è matura ed è necessario consolidarsi per fare economia di scala e ridurre il costo per euro intermediato.
E' l'opinione di Giovanni Razzoli, CFA Equity Research presso Equita Sim, intervistato in occasione del Banking Summit 2018, organizzato da The Innovatione Group.
Industria bancaria italiana: quali sfide di performance?

Le sfide che le banche hanno davanti nei prossimi tre anni sostanzialmente riguardano, in primis, il completamento del processo di riduzione delle sofferenze, portandolo in linea con la media europea.
Siamo ancora ad un livello di più del doppio rispetto alle banche europee.
Il secondo riguarda il rimborso della liquidità , circa 190 miliardi di euro per le banche quotate, che ci è stata garantita negli ultimi anni dalla BCE.
L'ultimo tema riguarda il consolidamento: abbiamo un'industria in cui oggi i primi 10 operatori controllano soltanto il 46% del mercato.
L'industria è matura ed è necessario consolidarsi per fare economia di scala e ridurre il costo per euro intermediato.
Se guardiamo industrie affini, realtà simili controllano il 60% del mercato.
C'è quindi spazio per ridurre il numero di banche, aumentare l'efficienza e ridurre un po' anche la concorrenza.
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