Una fase interlocutoria per il mercato del credito
Nangle e Bhandari (Columbia Threadneedle): il nostro orientamento neutrale resta adeguato, anche se nei nostri portafogli gestiti e multi-asset abbiamo posto una crescente enfasi sui prodotti con spread a bassa duration
L'attuale ciclo del credito si sta prolungando in maniera insolita. Ciò nonostante, le analisi del nostro team obbligazionario investment grade sui possibili "catalizzatori" di una svolta nel ciclo indicano che non ci troviamo ancora in una fase particolarmente minacciosa, anche se lo stato di salute del mercato non può certo dirsi perfetto. Dei cinque "credit trigger" (o "catalizzatori del credito") che monitoriamo, rileviamo tre bandiere color ambra (inasprimento della politica monetaria, valutazioni elevate e una volatilità eccezionalmente bassa seppur in aumento), una bandiera rossa (deterioramento della solidità delle aziende) e una sola bandiera verde (salute macroeconomica).

La politica monetaria non è restrittiva ma sta diventando meno accomodante. L'espansione fiscale in uno stadio molto avanzato del ciclo si sta traducendo in un'accelerazione della crescita ma non potrà continuare per sempre senza generare inflazione e una risposta monetaria. Gli anni '90 permettono un raffronto valido ma difficile; a quei tempi, infatti, la Fed affrontava la piena occupazione e le crescenti pressioni salariali (nonché un calo dell'inflazione complessiva) attraverso un inasprimento della propria politica, ma i suoi interventi erano limitati dalle crisi nei mercati emergenti, una circostanza che appare oggi meno probabile. Il rientro dal QE, abbinato al finanziamento tramite debito del potenziale ampio deficit strutturale del presidente Trump, potrebbe continuare a spingere al rialzo i rendimenti.
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