Produttività del lavoro in Italia: è il manifatturiero a fare da driver
Trento (Fondazione Ergo): crescono i servizi e l'industria in senso stretto, compensando la decrescita dell'agricoltura e delle costruzioni
Il piano Calenda per l'Industria 4.0 ha dato qualche segnale di positività portando ad una crescita della produttività all'0,7%. Le previsioni di crescita del Prodotto Interno Lordo mostrano, per l'Italia, segnali di ripresa, con un +1,5% nel 2017 e un miglioramento anche nel 2018 a ritmi analoghi. Ma l'Italia ha un evidente problema di produttività del lavoro: non cresciamo da 14 anni. Siamo cresciuti nel 2017 dello 0,7%, dopo la decrescita dell'1% dello scorso anno.

Sono alcuni dei dati interessanti che emergono dal Bollettino Statistico del Centro Studi di Fondazione Ergo sulla produttività del lavoro in Italia.
L'indice della produttività del lavoro, espressa come valore aggiunto per ora lavorata con anno di riferimento il 2010 (100), mostra come l'Italia sia sostanzialmente rimasta ferma nell'arco di 14 anni, passando da 100,3 nel 2004 a 101,7 nel 2017. Nonostante l'Italia abbia un evidente problema di produttività , dal Bollettino Statistico emergono dati positivi.
L'industria manifatturiera è l'unica, tra i comparti dell'industria in senso stretto, ad aver registrato un aumento del 2,2% nel 2017, rispetto al 2014.
La Fabbricazione di apparecchiature elettriche è il settore che, nel 2015, registra una crescita eccezionale di produttività . Calcolando la variazione 2015-14 come valore aggiunto per ora lavorata, questo settore presenta una crescita pari all'8,8%, seguito dalla Fabbricazione di prodotti chimici (6,3%) e dalla Fabbricazione di computer e prodotti di elettronica e ottica (6,1%). La Fabbricazione di macchinari e apparecchiature n.c.a., con una diminuzione di performance pari a -0,8%, è ultimo tra i settori italiani.
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