GDPR: il 43% delle imprese italiane si dichiara preoccupato
Jonas (Senzing): credono di non essere pronte ad adempiere al nuovo regolamento. Ma il problema è stato pericolosamente sottovalutato
Un numero significativo di imprese italiane rischia di incorrere in pesanti multe a seguito del proprio ritardo di preparazione in vista dell'implementazione del Regolamento Generale europeo sulla Protezione dei Dati (GDPR) nel prossimo maggio. Questo è il risultato di una ricerca condotta da Senzing, impresa di software con sede in California.
La ricerca - Finding The Missing Link in GDPR Compliance - si basa sulle opinioni espresse da oltre 1000 dirigenti di imprese con sede in Regno Unito, Francia, Germania, Spagna e Italia. Le aziende italiane sono estremamente preoccupate riguardo alla loro capacità di adempiere alle disposizioni del GDPR: quasi la metà (43%) si dichiara "allarmata", mentre molte altre dimostrano un'inquietante mancanza di consapevolezza riguardo alle conseguenze del GDPR e confidano pericolosamente nel fatto che non ne saranno toccate.

Secondo la ricerca di Senzing le imprese riceveranno mediamente 89 richieste collegate al GDPR al mese, per le quali dovranno effettuare ricerche in una media di 23 diverse banche dati e dedicare a ciascuna di esse circa 5 minuti. Su base mensile il tempo dedicato alla semplice ricerca di dati sarà di oltre 10.300 minuti (172 ore), vale a dire oltre otto ore di ricerca per giorno lavorativo, l'equivalente di un impiegato dedicato a tempo pieno esclusivamente alle ricerche legate al GDPR.
Il problema risulta particolarmente grave per le grandi aziende, per le quali c'è da attendersi una media di 246 richieste al mese, per le quali dovranno effettuare ricerche in una media di 43 diverse banche dati e dedicare a ciascuna di esse oltre 7 minuti. Il tempo totale che dovranno dedicare mensilmente a tali ricerche è stimato in oltre 75.500 minuti (1259 ore), vale a dire quasi 60 ore di ricerca per giorno lavorativo - l'equivalente di 7,5 impiegati dedicati a tempo pieno unicamente alle ricerche legate al GDPR.
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