Abbracciare oggi le tecnologie di domani
Non è un segreto che i servizi finanziari sono diventati un business a carattere digital.
La velocità e l'estensione del cambiamento stanno rimescolando totalmente le carte in tavola.
L'intelligenza artificiale costituisce oggi il pilastro fondamentale delle attività per le aziende leader, dal servizio alla clientela alla consulenza in materia di investimento.
La tecnologia Blockchain, con la propria capacità di raccogliere grandi quantità di dati senza una clearing house, potrebbe sovvertire il modo di concepire un'enorme varietà di business.
L'evoluzione del settore digital o dei processi di automazione robotica consentono di ottenere risultati precedentemente impensabili, se non attraverso l'utilizzo di un esercito di sviluppatori.
Tutto però dipende da un efficace sistema di sicurezza informatica, che tenga al riparo dalle nuove minacce.
Presidiare il business nell'era digitale
La crescente digitalizzazione, se da un lato favorisce lo sviluppo di numerose opportunità, dall'altro offre il fianco a nuove e pericolose azioni di cybercrime.
Le istituzioni finanziarie si stanno confrontando, non solo con l'esigenza di gestire al meglio nuovi rischi e nuove minacce, ma anche il crescente flusso di istanze normative e di regolamentazione.
Contenere strategicamente i costi
La percezione: i manager più esperti sanno come tagliare i costi in modo efficace.
La realtà: se il principio di contenimento dei costi non viene incluso all'interno della mission aziendale, anche il più sofisticato piano di riduzione potrebbe fallire.
Come decidere dove apportare tagli strategici rispetto a dove investire? E cosa dovrebbe guidare la pianificazione strategica in un contesto dinamico che potrebbe richiedere di cambiare completamente la strategia in pochi anni?
Anche le novità fiscali, ad esempio con l'introduzione del Gruppo IVA, relativamente alla prestazione di servizi infragruppo, porteranno le istituzioni finanziarie a nuove decisioni e orientamenti relativamente alle strategie di costo in un contesto già avviato di valutazione della semplificazione degli assetti societari e di esternalizzazione/cessione di funzioni aziendali specialistiche.
Adattarsi ai nuovi scenari regolamentari
In un contesto competitivo ad elevata complessità, acuita da una pressione sempre crescente dalla «incoming regulation», le istituzioni finanziarie stanno affrontando anche un cambio culturale, dovendo confrontarsi con aspettative dei supervisori sempre più orientate a logiche di best practice globali.
I meccanismi regolamentari, ormai transnazionali, consentono alle istituzioni finanziarie di comprendere anticipatamente i cambiamenti, osservando e partecipando sempre più ai momenti di discussione a livello internazionale.
Le novità normative definiranno l'arena competitiva del futuro.
MIFID2, nuova Payment Services Directive (PSD2), Global Data Protection Regulation (GDRP), etc? Oggi come non mai i confini tra diversi business vengono rimodellati da iniziative regolamentari.
Tra i tanti rischi che le istituzioni finanziarie affrontano, uno di questi è spesso trascurato: il rischio connesso alla cultura organizzativa.
I recenti scandali che in Italia hanno portato ad operazioni di salvataggio, per evitare casi di "fallimenti disordinati", sono denotati da un'impronta comune, oggi come non mai sotto stretta attenzione: una ridotta cultura del rischio, che ha consentito il perpetuarsi di condotte poco corrette.
Lorenzo Pini Prato, PwC Financial Services Leader sottolinea: "In una congiuntura economica prolungata, caratterizzata da bassi tassi di interesse, molti operatori guardano al contenimento dei costi come una delle principali leve da attivare per sopravvivere, lasciando solo agli operatori virtuosi l'avvio di percorsi evolutivi votati alla ricerca di nuove opportunità di profitto mediante la strutturazione di nuovi modelli di business.
Non sarà un percorso evolutivo semplice, ma la prospettiva garantisce periodi di ampie opportunità, da un lato, e la possibile fine di un'era storica, dall'altro."
Secondo Fabiano Quadrelli, Partner, PwC Financial Services Consulting Leader, "tra un decennio i player di mercato staranno ancora sostenendo l'infrastruttura finanziaria, preservando il benessere ed espandendo la ricchezza, supportando l'industria, il commercio e aiutando la clientela a vivere meglio.
I bisogni e le necessità non si esauriranno, cambierà solo il modo di soddisfarli.
L'innovazione tecnologica è un fattore di discontinuità che può produrre importanti riflessi sui processi interni e sulle relazioni con l'ambiente esterno; l'innovazione però non è di per sé garanzia di successo, in quanto non è solo frutto di fattori dirompenti che mutano le cose, ma piuttosto è la capacità di materializzarsi nella velocizzazione dei processi operativi, nel lancio di nuovi prodotti o servizi, nella creazione di nuove modalità di contatto con la clientela, nella ricerca di nuove modalità di combinare prodotto e canali.
Ciò è tanto più vero quanto si considera che le istituzioni finanziarie hanno da tempo imparato ad affrontare le innovazioni tecnologiche e a trarne vantaggio.
Ma ciò che è richiesto oggi non è tanto la capacità di adeguarsi all'ennesima trasformazione tecnologica, quanto ripensare in chiave moderna il proprio business.
E', in primis, un cambiamento culturale, e quindi di lungo periodo, che va programmato bene, pena l'uscita dal mercato".
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