Le eccellenze di Fashion, Food e Furniture trainano il recruitment dall'estero
Travaglini (PageGroup): il 31% dei candidati Sales e il 37,5% dei professionisti Marketing sono pronti a intraprendere una carriera internazionale in Italia. Milano la meta più ambita
I settori delle 3F, Fashion, Food e Furniture, che da sempre rappresentano l'eccellenza italiana dimostrano di avere un appeal anche quando si tratta di attrarre talenti dall'estero. È quanto traccia l'analisi di Page Personnel, agenzia per il lavoro parte di PageGroup, secondo la quale su un campione di circa 1500 rispondenti il 31,1% dei professionisti attivi nell'area Vendite e il 37,5% di quelli operanti nel Marketing in Europa valuterebbero favorevolmente una posizione lavorativa in Italia. I settori che attraggono sono in particolare il Lusso, il Fashion, il Design e il Food, aree che da sempre caratterizzano l'Italia e che ancora una volta si contraddistinguono come settori che stimolano la crescita del Paese.

Tra le principali motivazioni dei professionisti sales si ritrovano le seguenti leve: opportunità di lavoro, 55,9%, retribuzione, 16,3%, e stile di vita, 13,3%, e le stesse informazioni vengono dichiarate dai professionisti in ambito Marketing, le opportunità di lavoro, il salario e lo stile di vita si posizionano rispettivamente al 56,4%, 14,8% e 14%.
"Il trend registrato ha visto una maggiore richiesta non solo di figure provenienti chiaramente dallo stesso settore di riferimento, ma anche di professionisti con un background di settori affini adattabili a contesti più prettamente retail, come quello del fast moving consumer goods, soprattutto per posizioni di middle management e marketing", osserva Fabrizio Travaglini, Executive Director di PageGroup.
Gli esperti di Page Personnel individuano come motivazione di questi risultati l'internazionalizzazione, che ha accelerato il posizionamento e la conoscenza dei brand del Made in Italy a livello globale. Sempre più aziende appartenenti alle 3F infatti puntano sul mercato estero attraverso nuovi punti vendita e un aumento di investimenti nel marketing e nella comunicazione strategica. I brand si ritrovano dunque con la necessità di ricercare figure internazionali specializzate che conoscano i diversi Paesi e che possano valorizzare e promuovere il Made in Italy all'estero.
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