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10/01/2018

marketing

La TV è diventata obsoleta. Largo ai nuovi servizi

Perlmutter (Amdocs): che i fornitori di Pay TV stanno studiando nuovi modelli e soluzioni tecnologiche per spostarsi rapidamente dalla programmazione TV lineare verso il video on-demand

A livello globale, le preferenze relative al consumo di contenuti TV si stanno rapidamente spostando dalla programmazione TV lineare verso i video on-demand. E' quanto emerge da uno studio di Amdocs, fornitore leader di servizi e soluzioni software per i più grandi service provider in ambito media e comunicazione, condotto a livello globale coinvolgendo 17 tra i principali fornitori di servizi di Pay TV al mondo, che contano oltre 100 milioni di abbonati attivi.
Inoltre, l'indagine condotta da Kagan - gruppo di ricerca in ambito media all'interno di S&P Global Market Intelligence - evidenzia che i fornitori di Pay TV stanno collaborando sempre più con i fornitori di contenuti terze parti per individuare e implementare nuovi modelli volti a generare fatturato, come la condivisione dei ricavi con i proprietari dei contenuti e l'accesso mobile pay-per-use ai non abbonati.
Lo studio rivela anche che in tutto il mondo i provider di servizi di Pay TV devono affrontare la sfida imposta dai fornitori OTT di contenuti video on-demand.

I fornitori di Pay TV riconoscono il trend in atto e rispondono cercando nuove modalità per ampliare le proprie offerte e generare ricavi dai non abbonati, per esempio tramite servizi OTT supportati dalla pubblicità oppure offrendo contenuti pay-per-use su dispositivi mobili. Tutto ciò fa parte di una strategia di preparazione agli inevitabili cambiamenti che si verificheranno nei prossimi cinque anni. Chi non ha ancora compreso questa tendenza dovrà farlo rapidamente per rimanere competitivo.
I rispondenti coinvolti in questo studio sono 6 fornitori di Pay TV dell'area EMEA, 5 del Nord America e 3 sia in APAC sia in CALA.

I principali risultati della ricerca

Il passaggio dai contenuti lineari a quelli on-demand continuerà a essere la tendenza principale nei prossimi 3-5 anni: l'82% degli intervistati riconosce che i consumatori esprimono una preferenza crescente per i contenuti on-demand e credono che questo trend sarà ancora più marcato nel corso dei prossimi 3-5 anni. Ciò è dovuto all'impatto dirompente dell'ascesa di player over the top (OTT) e di contenuti video on demand, nonché di tecnologie TV multischermo e fruibili ovunque.


I ricavi sono sempre più guidati da pubblicità targettizzate, condivisione delle entrate con i proprietari dei contenuti e accesso mobile pay-per-use per i non abbonati: dato che le tariffe di abbonamento sono insufficienti a supportare il nuovo consumo di contenuti, il 65% dei rispondenti ha dichiarato che nei prossimi 3-5 anni le pubblicità targettizzate saranno un driver chiave per generare entrate. Inoltre, mentre un numero simile dispone già di un modello di condivisione delle entrate con i fornitori di contenuti, questa percentuale aumenterà del 18% entro il 2018. Contestualmente, il 29% attualmente offre accesso mobile pay-per-use ai non abbonati, una cifra che aumenterà del 29% entro il 2018 e di un altro 29% entro il 2019. Questa tendenza indica che attrarre i non abbonati attraverso l'accesso mobile pay-per-use sarà fondamentale per le strategie dei fornitori di servizi di Pay TV.
Sfide nell'offerta e nell'implementazione di servizi: oltre ai costi di acquisizione dei contenuti (70%) e alla concorrenza con altri fornitori di video (59%), l'interoperabilità delle piattaforme e l'integrazione con le piattaforme esistenti rappresentano le sfide di implementazione più critiche (53%).


Inoltre, più del 70% ha citato la soddisfazione dei clienti e il supporto all'acquisizione di nuovi clienti come le maggiori sfide imposte dalle offerte di servizi video on-demand.
Fattori critici per la crescita e il mantenimento della base abbonati: la qualità dell'esperienza e lo sviluppo di applicazioni interattive hanno rappresentato i fattori più importanti per aumentare il numero di abbonati (65%). Inoltre, quasi la metà dei rispondenti ha dichiarato che raggruppare i contenuti OTT con i prodotti principali e offrire un servizio OTT a un partner su più schermi è fondamentale per attirare e fidelizzare gli abbonati (47%).
Le priorità di spesa dei fornitori di servizi nei prossimi due anni: lo sviluppo delle applicazioni, considerato vitale per l'esperienza utente del futuro, sarà la priorità di spesa più elevata (56%), seguita dallo sviluppo di una piattaforma video online (OVP) con monetizzazione flessibile e funzioni di pagamento (42%).
"La visione di contenuti TV non avviene più solo tramite gli schermi televisivi. Le persone in tutto il mondo consumano contenuti on-demand sui dispositivi di loro scelta e richiedono esperienze più personalizzate", ha dichiarato Daniela Perlmutter, Head of Product and Solution Marketing di Amdocs.


"I fornitori di servizi di Pay TV che riconoscono l'evoluzione del comportamento dei consumatori devono investire maggiormente in soluzioni che consentano loro di controllare e integrare rapidamente i partner, nonché offrire servizi video OTT premium personalizzati, monetizzando in modo efficiente nuove opportunità di ricavo e guadagnando la fedeltà dei clienti di alto valore".


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