Ciclo mondiale ai massimi livelli nel prossimo anno?
De Berranger (La Financière de l'Echiquier): l'OCSE invoca quelle riforme che genererebbero un aumento della crescita potenziale delle principali economie e un prolungamento del ciclo economico
Il ciclo economico mondiale raggiungerà l'apice il prossimo anno? L'ipotesi è stata avanzata dall'OCSE nell'ultimo aggiornamento, pubblicato recentemente, del World Economic Outlook in cui si legge un messaggio complessivamente positivo anche se con qualche sfumatura.
La conferma della revisione al rialzo delle prospettive per il 2017 è sicuramente il punto di maggior soddisfazione.
Contrariamente a quanto prevedeva un anno fa, ossia una crescita mondiale del +3,3%, l'OCSE punta oggi sul +3,6% alla luce delle buone sorprese registrate negli ultimi mesi nelle economie sviluppate soprattutto e, in particolare, nell'eurozona.

L'OCSE anticipa altresì il mantenimento nel 2018 di una crescita mondiale in fase di accelerazione, anche se più modesta rispetto al 2016 e 2017, che si attesterà al 3,7%.
Vanno evidenziate, soprattutto, le prime stime per il 2019, al +3,6%, inferiori quindi al livello ipotizzato per il 2018.
In altri termini, l'OCSE considera che la fase di accelerazione della crescita mondiale sia già esaurita e che un rallentamento, di certo modesto, possa profilarsi a brevissimo.
Stando alla stessa, se oltre la metà dei 45 Paesi sotto analisi hanno visto la crescita accelerare nel 2017, la proporzione sarà di segno opposto nel 2018 e, addirittura, oltre due terzi degli stessi vedranno la crescita rallentare nel 2019.
Cosa giustifica tanta prudenza da parte dell'OCSE? L'organizzazione si sofferma perlopiù sul basso livello di investimenti delle imprese e sulla mancanza di riforme strutturali in grado di stimolarli.