Come i brand del fashion possono combattere la contraffazione online
Sicard (MarkMonitor): proprio in occasione della settimana della moda i falsari potrebbero cogliere l'occasione per incrementare le loro truffe
Come ogni anno torna l'evento più glamour di Milano: la settimana della moda. La manifestazione prevede numerose sfilate, presentazioni e altri eventi che si svolgeranno tra il 20 e il 25 settembre.
Una tradizione che va avanti ormai da quasi 60 anni e che fino a qualche anno fa vedeva i brand scettici riguardo alla digitalizzazione e all'eCommerce. Oggi per fortuna non è più così. I brand del lusso stanno infatti abbracciando Internet e il mondo digitale, grazie ai social media, le dirette streaming delle sfilate e l'apertura verso l'eCommerce.

L'online fashion è diventato molto importante in Italia e secondo l'ultimo Osservatorio eCommerce di Netcomm, la crescita nel 2015 è stata del 25% rispetto all'anno precedente, per un valore di oltre 1,8 miliardi di euro, di cui il 10% solo nel settore moda.
Se da un lato quindi la diffusione di Internet e dell'eCommerce dà visibilità ai consumatori sull'alta gamma, dall'altro porta con sé anche qualche rischio in più. Il fenomeno della contraffazione online sta infatti creando considerevoli danni ai brand, specialmente nel settore moda, sia in termini di mancato fatturato che di reputazione.
Secondo l'ultimo barometro di Markmonitor il 23% dei consumatori ha involontariamente acquistato un prodotto online contraffatto, e tra coloro che sono stati ingannati, il 71% ha affermato che questa esperienza ha avuto un impatto negativo nella propria percezione del brand originale. La ricerca ha inoltre evidenziato che l'85% dei consumatori in tutto il mondo crede che i brand dovrebbero agire maggiormente per proteggerli dall'acquisto di prodotti contraffatti.
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