Legno e derivati: boom delle importazioni di prodotti EUTR dai Paesi Extra UE
Cerullo (FederlegnoArredo): l'Italia si colloca al terzo posto, dietro a UK e Germania, per un valore dell'11,3% del totale del nostro import extra UE
Importare legname e derivati è fondamentale per la nostra economia, ma importarli secondo criteri ecosostenibili per i Paesi di provenienza, ancora di più.
Una scelta fondamentale anche per arginare il fenomeno del commercio illegale.
In occasione dell'Expert Group che coinvolge le autorità competenti dei Paesi membri dell'UE, Conlegno - Consorzio Servizi Legno Sughero - ha presentato alla DG Ambiente della Commissione Europea i risultati dello studio "Le importazioni dell'Unione Europea di legno e prodotti derivati", giunto alla seconda edizione.
I numeri parlano di una crescita di oltre il 30% (31,4%) dal 2009, e del 12,9% solo nell'ultimo anno, dell'import extra UE dei prodotti EUTR del macrosistema Legno-Arredo-Carta per un valore totale di 25.984 milioni di euro.

Crescita che negli ultimi anni ha interessato in particolar modo Lettonia (+171,2%), Lituania (+163,5%), Estonia (+99,5%), Slovacchia (+88,7%) e Romania (+86,5%), anche se ancora lontani dai valori dei principali importatori di legno e derivati, tra cui l'Italia, insieme a Regno Unito, Germania, Paesi Bassi e Francia.
L'indagine, curata dal Centro Studi FederlegnoArredo Eventi e commissionata da Conlegno, rappresenta un monitoraggio attento e puntuale del mercato di legno e carta, attraverso i dati Eurostat pubblicati a luglio del 2016, ed evidenzia i flussi di importazione, dei Paesi dell'UE dal mercato extracomunitario, dei prodotti sottoposti al Regolamento UE n.995/2010 (EUTR), entrato in vigore in tutti gli Stati Membri dell'Unione Europea il 3 marzo 2013 per contrastare il commercio illegale di legname.