E' tempo per le nuove stelle dei mercati emergenti
Suzuki (Alliance Bernstein): sono tre i megatrend dei prossimi anni; la tendenza della classe media ad acquistare prodotti esclusivi e costosi, l'espansione internazionale delle multinazionali emergenti, e il fattore ambientale
Per i mercati emergenti i tempi sono maturi: gli indicatori di crescita convergono, le attese sugli utili guardano al rialzo e ora è tempo di investire.
Le tesi a sostegno dell'opportunità di investire nei Paesi emergenti si stanno facendo più insistenti anche grazie al proseguo delle riforme fiscali e a valutazioni che rimangono allettanti rispetto a quelle dei mercati sviluppati.

Le sfide da affrontare non mancano, ma di certo ci sono alcuni cavalli vincenti che non dovrebbero mancare in nessun portfolio globale.
Controlliamo con attenzione eventuali stress provocati dalla normalizzazione dei tassi di interesse e dal probabile protezionismo Usa.
Tuttavia, non tutte le società ed economie emergenti sono vulnerabili allo stesso modo, sempre che lo siano.
Esiste una divergenza tra i fondamentali che sta creando ricche opportunità per quegli investitori che hanno molte risorse e sono in grado di distinguere i segnali dai rumori.
Nello specifico, sono tre i megatrend che nei prossimi anni formeranno i nuovi "campioni" della sfera emergente.
In primis, la tendenza della classe media ad acquistare prodotti esclusivi e costosi.
Tale fenomeno di "elevazione sociale" è particolarmente pronunciato in Cina, dove si prevede che entro il 2020 le famiglie benestanti di fascia medio-alta delle aree urbane costituiranno circa la metà del reddito urbano disponibile: il doppio rispetto al 2010.
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