E' il momento di proteggersi con TIPS e titoli finanziari in portafoglio
De Michelis (Frame AM): penso che ci sia in giro una gran voglia di correzione, ma che fatichi ad arrivare perché il peso dell'equity in Europa non è poi così alto come sembra
In sei anni mi sembra evidente che governi e banche centrali di tutto il mondo abbiano provato di tutto un po' (escluso i default che hanno capito fanno più danni della grandine) e alla fine siano arrivati alla conclusione che l'austerity non funziona, la crescita non è mai ripartita in maniera decisa e l'inflazione men che meno. Pertanto, l'unico modo per bruciare il debito sembra sia quello di mantenere gli interessi reali negativi.

Grazie ad uno studio di una società di gestione inglese, ho potuto constatare che in alcuni periodi della storia, nel Regno Unito è stato fatto ampio uso di questo approccio, in particolare dopo la crisi del ?29, dopo la seconda guerra mondiale (immagino anche dopo la prima, ma lo studio partiva dal 1933), ed infine nel ?73-74, oltre ovviamente al periodo attuale.
Ma quello che mi ha maggiormente impressionato è il livello raggiunto dagli interessi reali nel passato (ovvero il rendimento del cash aggiustato per l'inflazione), con picchi del 13-14% negli anni Settanta.
Sapete qual è il miglior investimento se un simile scenario si dovesse ripetere? I TIPS (Treasury Inflation-Protected Securities) a lunga scadenza.
Un GILT (obbligazione governativa emessa dal regno unito) con scadenza 2068, con un rendimento reale negativo dell'1,4% (come ad inizio 2017) costa 243 sterline ma nel caso in cui i tassi di interesse reali andassero intorno al 4% il prezzo salirebbe in area mille sterline, raggiungendo i 5-6 mila se i tassi dovessero salire fino all'8% (scenario assolutamente possibile secondo questo gestore inglese).
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