Nielsen: consumatori italiani in fondo alla classifica della fiducia in Europa
Un italiano su 5 (19%) però è pronto a fare acquisti. Rimane alta la propensione al risparmio (39%).
Cresce la preoccupazione per il lavoro
Cresce di un punto rispetto al trimestre precedente (58 punti vs 57) nel quarto trimestre 2016 l'indice di fiducia degli italiani, ma rallenta rispetto allo stesso periodo del 2015, quando si attestava a quota 61, il picco più alto mai raggiunto dal nostro Paese dal 2010.
Comunque, l'indice si mantiene ben al di sopra dei livelli di guardia.
Durante la crisi, infatti, si era toccata la soglia minima dei 39 punti (quarto trimestre 2012).
I dati emergono dalla Global Consumer Confidence Survey di Nielsen effettuata su un campione di 30.000 individui in 63 Paesi, tra i quali l'Italia.
"Dall'ultima edizione della Survey di Nielsen sull'indice di fiducia dei consumatori, a livello globale e italiano - ha dichiarato l'amministratore delegato di Nielsen Italia Giovanni Fantasia - emergono segnali, seppure non eclatanti, tuttavia evidenti, di inversione del ciclo congiunturale.

L'indice di fiducia tiene, anzi è in lieve crescita, la propensione ai consumi si configura in aumento, la tendenza al risparmio, seppure ancora consistente, ha imboccato la via del decremento.
Un italiano su quattro ritiene che la propria posizione economica sia in miglioramento.
Tali indicazioni, che vengono evidenziate nello studio, si possono leggere anche dal punto di vista dell'economia reale.
Ci riferiamo, per esempio, all'incremento dell'eCommerce, al rialzo delle vendite dei prodotti premium, al miglioramento, seppure timido, del mercato del lavoro, all'aumento costante delle immatricolazioni di nuovi veicoli, all'inversione dell'indice dei prezzi non più in contesto deflattivo. La sfida che quindi ci si pone è quella di investire in tutte quelle risposte che siano all'altezza delle attese del consumatore.
Colpire i sensi, imprimere nei ricordi le offerte, offrire la possibilità di interagire costituiscono i passi per incrementare l'esperienza di valore che viene richiesta oggi da chi si accinge a perfezionare l'acquisto.

La moltiplicazione dei touchpoint risulta un elemento fondamentale nel rapporto domanda/offerta.
In sintesi - ha concluso Fantasia - crediamo che sostenere la ripresa della domanda sia il primo compito che dobbiamo affrontare all'interno del presente quadro congiunturale, senza farci scappare l'occasione fornita da uno scenario socio-economico in lenta ma costante risalita".
All'interno della Survey, il dato italiano della fiducia dei consumatori viene raffrontato con quello della media europea, che raggiunge un valore sensibilmente più alto (81 punti vs 58), trainato dalle performance di Germania (101) e Regno Unito che, nonostante la Brexit, detiene il primato nel Vecchio Continente (102).