La moda italiana vale il 4% del Pil
I dati Mediobanca fino al 2015 (e proiezioni 2016 per le quotate) parlano di un settore in salute
La moda è un settore importante per il nostro paese, non solo a livello di notorietà, ma anche a livello di creatività e, ovviamente, di business. I dati presentati da R&S Mediobanca con l'indagine annuale sui principali Gruppi Moda in Italia, e un confronto con il mercato globale, dal 2011 ai primi nove mesi 2016 mostra come nel 2015 il giro d'affari mondiale della moda, inteso come beni di lusso per la persona, è cresciuto, rispetto all'anno precedente, del +12%, attestandosi a 251 miliardi di euro.

Gabriele Barbaresco, direttore dell'Area studi Mediobanca, ha preso in considerazione le 140 maggiori aziende della moda con sede in Italia e con almeno 100 milioni di euro di fatturato nel 2015 e le ha confrontate con le migliori 15 e sono emersi alcuni dati interessanti.
Le performance delle aziende italiane della moda sono migliori di quelle della grande industria manifatturiera e il sistema produttivo moda, in generale, ha avuto una crescita importante, +9,4% sul 2014 e addirittura +28,4% sul 2011. Inoltre, le aziende hanno tutte, in generale, una buona solidità finanziaria e la presenza dei debiti è molto sotto la media nazionale. A cercare con attenzione, c'è un dato che decresce, ed è la redditivita operativa, ma che è al 9%.
Incidenza sul Pil
La Moda e il lusso in generale hanno garantito un giro d'affari complessivo di 62,5 miliardi di euro nel 2015, una cifra che rappresenta il 4% del Pil dell'Italia. Il dato sarebbe già interessante, ma va considerato che nel 2011 il comparto pesava il 3%, quindi una crescita di un terzo in un periodo di creisi economica!
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